José Mourinho aveva sottolineato la scorsa stagione spesso e volentieri (soprattutto nei primi sei mesi) come la rosa della Roma non fosse all’altezza delle altre nei cambi. Ora invece lo è, soprattutto con quei cinque lì: Wijnaldum, Pellegrini, Dybala, Zaniolo ed Abraham.
Che sono poi quelli che possono mettere le ali alla Roma. Anche se poi, già da lunedì sera contro la Cremonese, molto probabilmente bisognerà fare delle scelte anche su di loro, a meno che Mourinho non trovi il modo di mandarli in campo tutti insieme. E già con la Cremonese, appunto, si va verso la prima scelta, visto che il borsino delle quotazioni dà in netto rialzo quelle di Wijnaldum, che dovrebbe partire per la prima volta dal via.
Ma chi gli lascerà il posto? Dando infatti per assodato che uno tra Matic e Cristante dovrebbe essere in campo per gli equilibri difensivi e per la funzione di regista e anche che è difficile che Mou lasci fuori Abraham, l’unico centravanti, a dover iniziare in panchina dovrebbe essere uno tra Dybala, Zaniolo e Pellegrini.
Ma c’è un modo per far giocare insieme tutte e cinque le stelle giallorosse? Con il 3-4-2-1 (che è il modulo attuale, quello utilizzato anche a Salerno nella prima di campionato) sembra di no, a meno che Mourinho non decida per una mediana formata da Wijnaldum e Pellegrini, sulla carta un po’ leggerina nel gestire la fase difensiva.
Anche con il 3-5-2 (utilizzato nella ripresa contro la Salernitana) dovrebbe restare fuori uno tra Zaniolo e Dybala, con l’altro a fare da spalla ad Abraham e Wijnaldum e Pellegrini a fungere invece da mezzali.
Ed allora l’unico modo per metterli dentro tutti insieme è il 4-2-3-1, con Gini vicino a Cristante (o Matic) ed i tre tenori (Dybala, Zaniolo e Pellegrini) a giostrare alla spalle di Abraham. Questo è il modulo preferito di Mou, che però pochi giorni fa ha ribadito come la squadra si senta più sicura con la difesa a tre.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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