Quella di stasera è una prova che va oltre la semplice partita, almeno per Paulo Fonseca. Perché di lui si dice molto bene in questi giorni a Roma e io non sono davvero il tipo di guastafeste che entra a piedi uniti per fare male.
Mi limito ad osservare, come tutti, che il rientro di Pellegrini ha determinato un salto di qualità, ma Lorenzo era già fonte del gioco, quando si è fatto male al piede. Ora, Fonseca è chiamato a dimostrare, contro la prima in classifica, che è capace di imporre il suo gioco a chiunque.
Scrivono (anche a sproposito) che il tema della serata sarà lo scontro tra due amici e colleghi allo United, Lukaku e Smailing, ma non è così. Molto più protagonisti altri due in campo: Conte, che era desiderato e rifiutò la Roma e voleva ad ogni costo Dzeko. che sembrava già nerazzurro ed è stato fino ad oggi pilastro e capitano giallorosso.
E quel Nicolò Zaniolo che arrivò alla Roma come conguaglio nella cessione di Nainggolan. Una serie di intrecci, un groviglio senza fine che rende la partita molto interessante, anche alla luce della classifica delle due squadre.
FONTE: Il Messaggero – P. Liguori