Francesco Totti in tribuna, ospite dei Friedkin, con i tifosi che sperano nel suo rientro, e il suo pupillo Pellegrini che segna su punizione il 9° gol stagionale: sarebbe stata una bella favola. Invece Lorenzo sbaglia il rigore, la Roma perdere la partita e a fine gara c’è Mourinho che prova a spiegare la nona sconfitta giallorossa in campionato. Questa volta lo Special One è molto chiaro, dando poche speranze per il futuro, nonostante sia arrivato il via libera per Sergio Oliveira, che arriverà dal Porto per un milione di prestito con diritto di riscatto a 13,5 milioni. Oggi possibile il comunicato. Mourinho ha detto, senza fare nomi, che il nuovo giocatore porterà personalità.
Mourinho a fine gara ha elogiato Massa: “Ha fatto un lavoro fantastico, io non avevo neppure visto il rigore. Mi era piaciuto anche contro il Napoli e stavolta anche di più”, poi la sentenza: “Mi fa male l’anima perché non sono abituato a questo profilo di squadra. Se la Roma è finito settima, ci saranno stati dei motivi e lotteremo più o meno per le stesse posizioni. Dal punto di vista personale, pensavo che la squadra avesse un livello superiore a quello che abbiamo. Pensavo fosse più facile da migliorare. Si risolverebbe facilmente solo con tanti soldi. Noi invece non possiamo cambiare 5-6 giocatori, prendendo profili di giocatori costosi, ma ho rispetto per la proprietà, non possiamo fare pazzie”.
Ancora: “Questa squadra soffre la pressione e la responsabilità. Abbiamo avuto settanta minuti di controllo assoluto, giocando bene, facendo gioco, pressando alti. Poi c’è stato un collasso psicologico. Il 3-2 ci ha ammazzato. Non potevo fermare la partita per 5 minuti per parlare. Non c’è leadership, non c’è mentalità, e questo succede anche quando abbiamo problemi arbitrali, e a noi capita spesso. È uscita fuori tutta la fragilità psicologica, le paure, i complessi. L’anno scorso non abbiamo vinto con le squadre top, quest’anno andrà più o meno allo stesso modo, anche perché abbiamo dei limiti in panchina”.
Poi ai microfoni è il turno di capitan Pellegrini: “Mi dispiace per il rigore sbagliato, sono scivolato e mi è mancato il piede d’appoggio. Per me che sono capitano il mio rammarico è doppio. Ci troviamo sempre a commentare cose incommentabili. Prendere tre gol dopo aver giocato 70’ dominando la Juventus è una cosa su cui dobbiamo riflettere perché non è possibile. Abbiamo buttato tutto il lavoro in pochi minuti. Una squadra forte queste partite non può permettersi di perderle e noi dobbiamo lavorare per diventare una squadra forte”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport