Cento con la Roma, un traguardo che non può non emozionarlo, specialmente perché è arrivato in modo inaspettato. Raggiungerà il traguardo domani contro il Lecce, contro altri giallorossi, in una partita dal valore di una finale perché dovrà segnare l’inizio della svolta: “Adesso inizia il nostro campionato, dicembre ci dirà chi siamo e dove vogliamo andare. Non dobbiamo vedere una squadra, il Lecce. Dobbiamo vedere un mese, dicembre. Questo mese ci dirà: Roma, chi sei? E che vuoi fare?“.
Del resto la squadra fin qui ha raccolto più partite (14) che punti in campionato (13), si trova a due punti dal terz’ultimo posto in classifica e domani affronterà un vero e proprio scontro diretto contro una squadra rivitalizzata dall’arrivo di Giampaolo: “Io dico sempre che la classifica è lo stato attuale di tutte le squadre. In questo momento stiamo lì, lottiamo per uscire dalle parti basse della classifica. I giocatori sono abituati a stare nelle parti alte della classifica, io sono abituato a stare di qua e di là, in ogni caso voglio che la squadra lotti sempre. Sono convinto che i miei giocatori risponderanno colpo su colpo, alla grande. Ma io sono come San Tommaso: voglio toccare e credere“.
Serve la vittoria, serve trovarla con determinazione, sacrificio e qualità per cominciare a risalire la classifica. Le difficoltà sono lì in agguato, pronte a sorprendere una squadra che rischia di avere ancora diverse defezioni.
In primis quella del suo centravanti: “Dovbyk non sta bene, è influenzato, è riuscito a giocare con l’Atalanta ma non so se ce l’avrò con il Lecce, così siamo limpidi e chiari. Sicuramente dovrò pensarci, non so se domani (oggi, ndr) si allenerà e come starà“.
Può esserci allora spazio per Dybala come falso, magari modificando l’impostazione tattica e giocando con la difesa a quattro sfruttando anche il possibile ritorno di Pellegrini.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi