Ultimo sforzo prima della sosta. La Roma di José Mourinho si gioca tanto questa sera nel derby contro la Lazio di Sarri. Al di là della sconfitta dell’andata, che dovrà dare motivazioni in più ai giallorossi nel match di oggi, la classifica corta nelle prime posizioni impone ai giallorossi di tornare a fare risultato dopo il ko interno di domenica scorsa contro il Sassuolo.
Due gli indisponibili per Mourinho, che non sarà in panchina né parlerà dopo il match mantenendo il silenzio stampa: lo squalificato Kumbulla (prima delle due giornate di stop) e Karsdorp, operatosi ieri a Villa Stuart a causa di una frattura delle ossa nasali rimediata nel match dell’Anoeta dopo uno scontro durissimo con Rico.
Confermato il terzetto titolare davanti a Rui Patricio (con Llorente unica alternativa), a destra ci sarà Zalewski, con Spinazzola ad agire sulla corsia mancina. In mezzo al campo accanto a Cristante dovrebbe tornare Matic che ha smaltito il virus intestinale che lo ha colpito in settimana ma non è ancora al massimo della condizione. I dubbi per Mourinho sono in attacco. Certa la presenza di Dybala e Pellegrini, ma sulle posizioni in campo non sono da escludere sorprese.
Il favorito per la maglia da centravanti è Abraham, che è partito dalla panchina in Spagna e ora vuole essere protagonista nella stracittadina proprio come un anno fa. Ma attenzione all’ipotesi Dybala punta di manovra, che il tecnico portoghese ha già utilizzato in due big match in questa stagione (entrambi vinti contro Inter e Juventus) e che potrebbe sorprendere la linea organizzata di Sarri.
Con l’argentino ad agire da nove ci sarebbe spazio per El Shaarawy sulla trequarti insieme a capitan Pellegrini. Più difficile vedere Belotti dal primo minuto, anche se le ultime prestazioni del Gallo sono state più che positive. Ma i più di 70 minuti di corsa e sacrificio sul campo della Real Sociedad si faranno sentire, e Abraham scalpita per avere una maglia da titolare in un match così sentito.
Quella dell’andata fu una serata molto negativa per i giallorossi, che non seppero sfruttare le assenze pesanti della Lazio e regalarono con Ibanez il gol partita a Felipe Anderson, non tirando praticamente mai in porta con tutta la ripresa per provare a rimontare. Dovranno essere 90 minuti necessariamente opposti rispetto a quelli del 6 novembre scorso, per chiudere questa fetta di campionato in zona Champions.
FONTE: Il Tempo – L. Pes