Dopo gli ultimi passi falsi Mourinho ha deciso di usare più la carota con i suoi ragazzi. Si è reso conto che la squadra è un po’ scarica emotivamente, che ha faticato nelle reazioni. A Udine a fine partita è andato a consolare i suoi uno per uno, in Bulgaria non ha mai affondato il colpo. In questa opera di ricostruzione mentale si è affidato a Pellegrini su tutti, ma anche a Mancini e Cristante. Si può sorridere anche per i rientri di Zaniolo e Abraham. L’azzurro partirà dalla panchina e forse ci resterà per tutta la partita. Rischiarlo è prematuro ed è possibile che Nicolò torni giovedì.
La Roma fino ad ora ha faticato a centrocampo. I due mediani devono coprire molte zone e alla lunga vanno in affanno. In più Matic e Cristante sono troppo simili. Serve uno che strappi e l’ideale era Wijnaldum. Ora sembra sia scattato il momento di Camara. Mourinho è stato chiaro, da qui alla sosta vuole tre vittorie in altrettante partite. C’è bisogno di chiedere gli straordinari a qualcuno e tra questi c’è Smalling. Con lui non riposeranno mai neanche Mancini ed Ibanez.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese