Se lo avesse fatto un vecchio volpone come José Mourinho, abituato da sempre a cavalcare le onde dei mass-media, salendoci sopra per farsi trasportare invece di lasciarsi travolgere, avremmo tutti pensato a un qualcosa fatto apposta, un gesto studiato, per lanciare un amo, e vedere chi avrebbe abboccato, invece lo hanno fatto due ragazzi, che pure se decisamente affermati nel calcio, complessivamente non fanno cinquant’anni.
Al termine del primo allenamento mattutino della trasferta in Algarve – la squadra è sbarcata in Portogallo martedì nel tardo pomeriggio, e nella mattinata di mercoledì ha giocato l’amichevole con il Sunderland, che ha concluso il suo ritiro ad Albufeira proprio con l’arrivo dei giallorossi – Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo si sono fermati a fare due chiacchiere.
E fin qui non sarebbe una grande notizia: i due hanno un buon rapporto, oltre che con la Roma giocano insieme anche con la Nazionale, sin dai tempi della selezione Under 21, occupano zone di campo attigue, e l’intesa tra loro è naturale, come può esserla quella tra un trequartista che lancia il pallone, e una seconda punta che scatta per prenderlo, né una frazione di secondo prima, per non finire in fuorigioco, né una dopo, per evitare di arrivare quando è già tra le braccia del portiere.
Ma le due chiacchiere sono diventate quattro, otto, sedici o trentadue, perché la chiacchierata è durata una mezz’ora buona. E soprattutto, è avvenuta nel giorno – non è escluso che ce ne sia un secondo in futuro, ma per ora è l’unico – in cui Mourinho aveva fatto sapere ai giornalisti venuti in Portogallo al seguito della squadra, che erano autorizzati a seguire l’allenamento, peraltro da una posizione privilegiata, a bordo campo, come capitava negli Anni 80, prima di canali tematici, esclusive e ossessione per la segretezza. (…)
PER TERMINARE A LEGGERE L’ARTICOLO CLICCARE QUI
FONTE: Il Romanista – F- Oddi