Ecco finalmente la Roma. La terza amichevole, contro la Triestina (serie C) di Bucchi, va in diretta tv ed è visibile anche dal vivo per quei mille tifosi che si sono presentati al Nereo Rocco. In campo i giocatori del passato, l’unico rinforzo finora ufficializzato, il portiere titolare Rui Patricio, è rimasto a Trigoria con gli infortunati Calafiori, Darboe e Veretout. Risultato e prestazione non esaltanti: 1-0, con la firma di Zalewski (19 anni), pupillo di Boniek. Ma, del resto, siamo solo alle prime lezioni di portoghese.
Sotto i riflettori il sistema di gioco dello Special One e in assoluto la strategia tattica. Il 4-2-3-1 è la sua certezza, ma dinamico come piace a lui. Così se c’è da difendersi si vede l’equilibrato 4-4-2. Nella fase offensiva è, invece, il manciniano 3-2-5. Sono 5 i giocatori offensivi. Nel primo tempo c’è il top in attacco, con il rombo offensivo titolare: Dzeko centravanti, Pellegrini capitano e trequartista, a destra Zaniolo e a sinistra Mkhitaryan.
In più c’è Reynolds a destra. Dietro con i centrali Ibanez e Kumbulla si ferma il giovane Tripi, centrale mancino diciannovenne. In mediana Villar e Bove (anche lui classe 2002). Davanti si vede il pressing, ma Mourinho è concentrato proprio sui due centrocampisti. Chiede la circolazione rapida e la verticalizzazione anche forzata senza preoccuparsi del possibile errore. Zaniolo fisicamente è in rodaggio, anche se poi fa arrabbiare Mou per una reazione spropositata dopo il fallo di Lopez. Nella ripresa subito il gol di Zalewski.
FONTE: Il Messaggero – U. Trani