Se amate lo “show time” forse non vi innamorerete mai di lui, ma Napoli, Milan, Inter e Juve farebbero bene a prendere appunti. La Roma di José Mourinho, infatti, è la più lucida dimostrazione di come si possa pensare alle Coppe non perdendo il “focus” in campionato e scalando nel contempo la classifica, che ora lì vede al terzo posto con 3 punti di vantaggio sui rossoneri e 5 sui nerazzurri. L’effetto collaterale è ovvio: qualora l’avventura in Europe League si concludesse senza trionfo, a giugno la zona Champions sarebbe blindata e quindi l’obiettivo stagionale centrato.
Insomma, non si è Special One per caso e perciò nonostante le assenze (Dybala su tutte) e il ragionato turnover in vista del Feyenoord, la squadra giallorossa si sbarazza di una piccola Udinese – che sbaglia anche un rigore – con un 3-0 santificato dalle reti di Bove, il ritrovato Abraham e soprattutto da un sontuoso capitan Pellegrini, che riconquista il cuore dì tutti i suoi tifosi dopo l’errore dal dischetto in Coppa coche troppe critiche gli erano costate.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini