Cambia l’allenatore e con lui il modulo e anche le linee direttrici che ispirano i pensieri di mercato. Se la linea della retroguardia si estende e diventa a 4, adattamenti a parte, serve un terzino sinistro. Dopo aver sondato Bakker, con poca convinzione sul rapporto qualità-prezzo, Tiago Pinto ora ha in pugno José Angel Esmoris Tasende, Angeliño, lo spagnolo del Lipsia in prestito al Galatasaray, intenzionato a rispedirlo al club tedesco. Per lui la Roma deve creare lo spazio cedendo un giocatore della lista. La storia del terzino con i turchi è curiosa: titolare in tutte le gare di Champions, fuori dai convocati invece in campionato da ottobre in poi.
Questo per non far scattare le 20 presenze stagionali che avrebbero reso obbligatorio il riscatto a 6 milioni: è arrivato a 19, da lì il gong. La Roma ha intavolato la trattativa con il Lipsia, il giocatore ha messo in standby tutti gli altri interessamenti (Torino in primis).
L’accordo tra giallorossi e Angeliño è totale, sta arrivando anche quello tra i due club: ieri si è lavorato in tal senso. Pinto vorrebbe l’esterno con la formula del prestito con diritto di riscatto a 5 milioni, il Lipsia punta a un obbligo (il contratto del ragazzo scadrà nel giugno 2025): ormai distanze azzerate e con il via libera le visite arriveranno a breve.
Poi c’è l’Idea con la i maiuscola, che a diventare obiettivo e inizio di trattativa in poche ore, ci ha messo un attimo: un nome e un cognome, Tommaso Baldanzi. Se riuscisse sarebbe un colpetto mica da niente da regalare a Daniele De Rossi per l’abito di gioco che avrebbe intenzione di cucire sulla sua Roma.
Baldanzi è stato nel mirino di diverse big della Serie A, senza mai affondare il colpo perché l’Empoli era perplesso all’idea di cederlo fino a un anno fa. Parliamoci chiaro, l’operazione non è semplice, ma la Roma vuole farla: oggi la richiesta dell’Empoli è di 15 milioni e per la Roma è uno scoglio significativo.
Però qualcosa si sta muovendo e Pinto è arrivato a Milano per toccare con mano: il giocatore piace da sempre al gm uscente, ha l’avallo pieno di De Rossi, come tassello di una nuova progettualità sarebbe perfetto nel solco della Roma che sta nascendo, meno grandi firme a rischio usura e più giovani con il pedigree. Attenzione poi: il fantasista dell’Empoli è un 2003, significa che per lui non va liberato un posto in lista.
FONTE: Il Corriere dello Sport – F. M. Splendore / E. Trotta