Cristante e Mancini da una parte, Rui Patricio, Toloi, Zappacosta, Scamacca (seppur nelle giovanili) dall’altra. Ad attirare l’attenzione è ovviamente Nicolò Zaniolo, l’ex di turno che molto probabilmente avrà tutti gli occhi puntati addosso: domani ci sarà il ritorno nel teatro in cui andò in scena l’ultimo tormentato valzer, forse il momento più buio della sua storia in giallorosso. I fischi di tutto lo stadio contribuirono a dare il via al tira e molla concluso poi con il trasferimento a Istanbul.
L’Atalanta invece ha voluto crederci sin da subito, con lo stesso Zaniolo che pur di sposare il progetto ha deciso di ridursi l’ingaggio: frenato da qualche problema a livello fisico, dopo qualche punzecchiata di rito l’attaccante dei nerazzurri è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio, tra cui i 21 minuti di Stoccarda in cui è arrivato anche il primo gol con la Dea.
È chiaro l’operazione rappresenta tuttora una scommessa da vincere, ma già un’eventuale spezzone domani sera potrebbe servire per accumulare minuti e fiducia. Ancora è presto per parlare di riscatto, che da diritto diventerà obbligo al raggiungimento del 60% delle presenze complessive, per un costo totale dell’operazione intorno ai 18 milioni di euro (a cui vanno sommati i 3 di prestito oneroso).
FONTE: Il Corriere dello Sport – P. Iannarelli