La maledizione di Trigoria non ha fiaccato l’entusiasmo sempre piuttosto controllato di Paulino Fonseca da Maputo, un signore gentile e dalle conoscenze molto sofisticate, uno che ha cambiato squadre, sistemi di gioco e modo di vestire nel tempo senza mai rinunciare a quel civettuolo ciuffo che di tanto in tanto si aggiusta con mano morbida. È un tocco di grazia, il suo, lo stesso che sta mettendo dentro una Roma che perde pezzi, ma non l’identità. Anche oggi, contro il Cagliari di Maran, giocherà all’attacco con gli uomini che avrà a disposizione, quelli che sono sopravvissuti alla strage di crociati e fibre muscolari.
Appena diciannove i convocati, sette gli indisponibili. Non se la passano bene neanche gli isolani (a loro ne mancano sei), ma a quanto pare ci saranno tre ex che conosciamo molto bene e che avranno ognuno il proprio bel motivo supplementare per mettere in campo quel pizzico di cattiveria (agonistica) in più. In porta Olsen, scartato con la patente di somaro, a sinistra dietro Luca Pellegrini, talento sacrificato sull’altare delle plusvalenze eppure mai pienamente apprezzato dentro Trigoria, e infine, nel suo ruolo preferito, a trequarti campo, quel Radja Nainggolan che anche recentemente, in un’intervista a Repubblica, ha raccontato come non si sia mai spiegato la decisione del suo allontanamento e quindi forse il dentino un po’ avvelenato ce l’ha anche lui.
Tecnicamente il Cagliari è stato (ri)costruito per salire di livello rispetto alle posizioni per cui ha lottato negli ultimi anni e proprio in corrispondenza della cessione di Barella, giocatore a lungo trattato anche dalla Roma e poi finito all’Inter. Basti vedere il potenziale offensivo tra centrocampo e attacco che ancora Maran può vantare, con tutta la pesantissima assenza di Pavoletti e con le annunciate presenze in panchina di Rog, Deiola, Castro, Birsa e Cerri: in campo andranno Joao Pedro e Simeone con Nandez (compagno di squadra di De Rossi al Boca per pochi giorni), Cigarini e Ionita a coprire gli spifferi. (…)
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco