Altro che amichevole, come sospettava Maurizio Sarri che domenica attenderà i giallorossi nel derby. Si fermano in due, la Roma e Lukaku, e ora nemmeno la qualificazione è aritmetica, perché il Servette terzo è ancora in corsa, seppur lontano. Per guadagnare il primo posto nel girone, i giallorossi dovranno attendere e impegnarsi anche nelle partite rimanenti. Lo Slavia adesso è davanti come differenza reti, criterio che decide vista la parità negli scontri diretti, risultato compreso.
Il verdetto non fa una piega: la Roma era a punteggio pieno ma non lo dimostra, sempre sottomessa, mai capace di muoversi in avanti sullo 0-0 e di reagire quando va sotto. Da 19 partite europee consecutive i giallorossi segnavano: adesso vengono bloccati. Non riescono nemmeno a guadagnare un corner: 7-0 il bilancio.
Lo Slavia, che cambia 4 titolari, nella partita di andata si consegnò subito ai romanisti, andando sotto già dopo 43 secondi grazie al gol di Bove e il raddoppio di Lukaku chiuse i giochi in fretta. Ma i cechi hanno stavolta voglia di non giocarsi la reputazione anche in casa, dove già hanno perso domenica in campionato lasciando la testa della classifica ai rivali dello Sparta. Partono forte, non si fanno imbrigliare e mandano in angoscia la Roma soprattutto con la posizione di Masopust.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – P. Archetti