Una vittoria per le statistiche (sarebbe la numero 1.700 della storia giallorossa) ma soprattutto per la classifica. È quella che insegue la Roma, stasera (ore 20.45) a Marassi contro il Genoa. Il ritorno al successo in trasferta (l’ultima lo scorso 8 aprile a Torino), solo sfiorato domenica contro la formazione granata è l’obiettivo dei giallorossi, che con 5 punti in altrettante partite sono protagonisti di una delle peggiori partenze degli ultimi 20 anni.
Soltanto nel 2004-05, 2010-11 e 2018-19 dopo cinque giornate la Roma aveva gli stessi punti e in tutte e tre le occasioni la Roma ha cambiato allenatore (Voeller, Ranieri e Di Francesco) a stagione in corso. Uno scenario che nessuno si augura dentro Trigoria, dove la posizione di Mourinho non è stata mai messa in discussione, anche se non si è ancora parlato del rinnovo del contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno.
A parte il centrocampista portoghese e il difensore inglese, gli altri sono tutti a disposizione, compresi il capitano (assente dalla formazione titolare addirittura dalla gara col Verona del 26 agosto) e Aouar, che ieri si sono allenati con i compagni. Almeno uno dei due oggi potrebbe partire titolare in un centrocampo che dovrebbe tornare a tre, con Paredes e Cristante.
Un discorso a parte lo merita Smalling, che dopo la sconfitta contro il Milan è letteralmente sparito dal campo. Non è partito per Genova e ancora una volta lo Special One avrà solo tre centrali di ruolo – Llorente, Mancini e Ndicka – a disposizione, con Celik ormai considerato a tutti gli effetti la prima alternativa in difesa e non la terza sulla fascia destra, dove Karsdorp potrebbe essere preferito a Kristensen in un’alternanza che dovrebbe portare il danese (non inserito nella lista Uefa) a giocare domenica contro il Frosinone e l’olandese di nuovo in coppa col Servette in Europa League il 5 ottobre.
L’assenza prolungata di Smalling, i cui tempi di recupero sono un’incognita, potrebbe portare la Roma di nuovo sul mercato a gennaio (piace Dier del Tottenham, scadenza 2024), ma nel frattempo Mourinho dovrà gestire al meglio le risorse. Davanti la certezza è rappresentata dalla coppia Lukaku–Dybala. Il belga è alla ricerca del suo quarto gol consecutivo, l’argentino (per lui sarebbe la gara 300 in serie A) al Genoa ha già segnato 11 volte in carriera.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
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