Per sperare di andare in Champions la Roma ha bisogno di aggiustare la mira. La squadra giallorossa è la terza in Serie A per tiri verso la porta (412), ma è solo la settima per gol segnati. A incidere sul rendimento offensivo della squadra di Mourinho sono stati gli infortuni e il processo di assestamento di Zaniolo. Vanno considerate le difficoltà incontrate dal tecnico giallorosso nel trovare il modulo giusto: partito dal 4-2-3-1 per passare poi al 3-4-1-2.
In attacco gli unici a rispettare le attese sono stati Abraham e Mkhitaryan, con il primo pagato 40 milioni e già a 11 gol in Serie A e 18 totali, mentre il secondo ha rappresentato l’anima della squadra. Zaniolo e Pellegrini sono rispettivamente a quota 2 e 6 gol in campionato: la discontinuità ha inciso sul loro rendimento.
Il primo ci ha messo mesi a carburare, mentre il secondo ha avuto un ottimo rendimento fino a novembre, poi gli infortuni hanno preso il sopravvento. Assenza pesantissima considerando quanto Mourinho puntasse su di lui: “Può fare tutto. Se avessi tre Pellegrini, li farei giocare tutti. È un giocatore multifunzionale, si può adattare a diversi ruoli”.
Contro lo Spezia, in ogni caso, il tecnico avrà tutti a disposizione a parte Spinazzola e Ibanez. Tornerà la coppia d’attacco Zaniolo-Abraham, con Pellegrini alle loro spalle. A centrocampo Cristante o Oliveira con Mkhitaryan. Oggi alle 13 il sorteggio di Conference League: la Roma è testa di serie. Leicester, Marsiglia e Psv le squadre più pericolose.
FONTE: Il Messaggero