Una vittoria netta quanto meritata porta la Roma al girone di Conference League (i sorteggi a Nyon, in diretta alle 13.30 su Sky) in cui sarà testa di serie. Il 3-0 al Trabzonspor (a segno Cristante, Zaniolo e El Shaarawy) è forse un risultato troppo largo, ma la qualificazione non è mai stata in bilico e alla fine è soddisfatto José Mourinho.
“Mi sono piaciuti la mentalità – le sue parole – il risultato e l’empatia. Anche se in qualche periodo la squadra ha avuto difficoltà, la gente ha capito che c’è uno spirito. Abbiamo vinto solo tre partite e rimaniamo tranquilli: una cosa è essere felici per la crescita, un’altra è avere la consapevolezza delle squadre che andremo ad affrontare nel campionato italiano. Nella nostra panchina ci sono un po’ di ruoli dove non siamo di alto livello, ho 58 anni e 998 partite in carriera, l’entusiasmo della gente non mi farà dire quello che non voglio dire“.
Menzione speciale per Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo. “Pellegrini deve firmare subito il suo contratto, domani o dopodomani. Il club è fantastico con lui e lui lo è con il club: deve restare qui per tanti anni e sicuramente firmerà subito. Se va in Nazionale firma al rientro e siamo tutti felici, insieme dobbiamo fare delle cose importanti. A Zaniolo ho chiesto se avesse bisogno di due giorni di vacanza e mi ha detto di no: a Salerno non può giocare ma vuole rimanere a lavorare con la squadra“.
Zaniolo non segnava da 400 giorni (22 luglio 2020, Spal-Roma 1-6). Quando ha visto la palla rotolare in rete ha provato a correre per esultare, ma poi è crollato al terreno in preda all’emozione prima di essere raggiunto dai compagni che lo hanno circondato e riempito di affetto. “Ho pensato – le sue parole – a tutto il percorso che ho fatto, a quando vedevo i miei compagni giocare dalla tribuna, ai tifosi che non hanno mai smesso di incitarmi e incoraggiarmi. Per me è un nuovo inizio, mi sono riposato fin troppo, voglio stare sempre vicino alla squadra. La Nazionale? Sono felicissimo, è un onore vestire la maglia azzurra, mi aiuta per la mia autostima, per la mia crescita e per il recupero. Fin dal primo giorno Mourinho mi ha dato una grande carica, giorno dopo giorno ci mette in testa la mentalità vincente. Se sei in difficoltà, ti giri verso la panchina e vedi Mourinho hai una carica in più“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini