Peggio di così non poteva andare: la sconfitta concedendo un solo vero tiro al Feyenoord, il rigore calciato sul palo da Pellegrini, un salvataggio sulla linea, una traversa, gli infortuni di Dybala e Abraham. Però, nonostante la serata molto sfortunata, la Roma è viva e ha la possibilità di centrare la semifinale di Europa League.
L’impressione era che la Roma, dopo aver preso in mano il gioco nel primo tempo e aver sprecato la grande occasione dal dischetto, avrebbe potuto concretizzare una certa superiorità. Ma a inizio ripresa è arrivato a sorpresa il gol degli olandesi e la reazione giallorossa non ha prodotto il pareggio. La speranza è che i problemi fisici siano lievi, soprattutto per Dybala, perché le difficoltà in zona tiro sono evidenti. La Roma concede pochissimo, ma fatica a concretizzare: nelle ultime tre trasferte europee non ha mai segnato.
L’avvio non è stato semplice perché il Feyenoord aveva una certa libertà nella prima costruzione. I terzini si alzavano, Kokcu si abbassava a ricevere dai centrali difensivi e poi saliva. Dopo un quarto d’ora Cristante è andato a prendere Kokcu più alto e così il Feyenoord ha rallentato. Szymanski è stato pericoloso con un paio di tiri dal limite, ma l’unica grande occasione del primo tempo è capitata alla Roma grazie a uno sciagurato fallo di mani di Wieffer in area. Calcio di rigore inevitabile che, in assenza dello specialista Dybala sostituito al 26′ da El Shaarawy per un problema agli adduttori, è stato battuto male al 43′ da Pellegrini, che ha chiuso troppo il diagonale prendendo il palo.
Purtroppo a inizio ripresa il Feyenoord è tornato aggressivo e, dopo un paio di buone azioni sventate, è passato. Idrissi ha saltato Zalewski ed è entrato in area sul lato corto. L’esterno ha avuto la lucidità di cercare al limite Wieffer che ha calciato in modo sporco ma preciso: la palla, dopo essere rimbalzata, è finita nell’angolino.
Abraham, davvero fuori partita, si è fatto male alla spalla ed è stato sostituito da Belotti. Al 18° la Roma non ha segnato per questione di centimetri: colpo di testa di Ibanez, salvataggio sulla linea di Idrissi, palla sulla traversa e poi fuori. È il legno numero 26 della Roma: un record tra le squadre delle 5 leghe top europee. Il pari non è arrivato nemmeno con un tiro da fuori di Wijnaldum che ha sfiorato l’incrocio. In tre delle ultime 4 gare d’andata dei quarti nelle coppe europee, la Roma aveva perso in trasferta qualificandosi poi all’Olimpico. Per quanto si è visto ieri, può succedere ancora.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini