Tra le scene più belle dei festeggiamenti post vittoria dell’Europeo, c’è quella di Leonardo Spinazzola che ritira la medaglia e che festeggia (portato in trionfo da Daniele De Rossi che se lo è caricato sulle spalle) insieme ai compagni di squadra.
Un’immagine che restituisce la gioia, anche romanista, per un trionfo come quello azzurro, ma che per i colori giallorossi è stato in chiaroscuro. Perché l’altro lato della medaglia dell’esultanza di Spinazzola è il dramma in cui è sprofondato per la rottura del tendine d’Achille, subito dopo essersi affermato come uno dei protagonisti della manifestazione.
Mourinho ha definito “terribile” la perdita di Spina, chiedendo al general manager dell’area sportiva Tiago Pinto un titolare sulla fascia sinistra perché il solo Calafiori non può bastare. Il tecnico portoghese non lo avrà a disposizione prima di gennaio o febbraio, ma in compenso avrà Bryan Cristante rigenerato.
Dopo un anno complicato, il centrocampista è riuscito a conquistarsi la convocazione e poi la fiducia di Roberto Mancini, che lo ha mandato in campo anche in situazioni di difficoltà, come ad esempio con l’Italia svantaggio 0-1 nella finale contro l’Inghilterra.
Non è stato l’Europeo sperato quello di Alessandro Florenzi, la cui vittoria è stata celebrata sui social dalla Uefa (“Gli eroi di Roma”, il messaggio sotto ad una foto che lo ritrae con Cristante e Spinazzola) e ripresa dalla Roma, che all’inizio della manifestazione se l’era “dimenticato”. Florenzi ha giocato solo uno spezzone della partita d’esordio contro la Turchia e gli ultimi minuti della finale: un magro bottino per un calciatore che era partito titolare dopo una buona stagione con il PSG.
Hanno guardato l’Europeo dal divano di casa Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini e Nicolò Zaniolo. Il capitano era uno dei più stimati dal c.t., che lo ha utilizzato come jolly prima che un infortunio muscolare, ricaduta di un problema accusato nel derby alla penultima di campionato, lo mettesse fuori causa a poche ore dalla presentazione delle liste alla Uefa. Tornerà nel gruppo, ma il rammarico per non esserci stato è grande.
Così come quello di Nicolò Zaniolo, che di questa Nazionale è destinato a diventare un protagonista. La (doppia) rottura dei legamento lo ha tenuto fuori a lungo, ma ora è tornato ad allenarsi a pieno ritmo: per lui, ma anche per i compagni che puntano a riconquistare l’azzurro (compreso El Shaarawy), sarà importante la cura-Mourinho.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini