L’aspetto negativo è che non ci sono mai partite, per la Roma, da controllare serenamente. Quello positivo, invece, è che la squadra di Mourinho è una squadra di Mourinho, cioè un gruppo di giocatori che non molla mai, magari ancora impreciso e discontinuo, ma certamente motivato fino all’ultimo secondo, nel senso più letterale del termine.
La Roma, infatti, ha segnato sei gol nei minuti finali, sette se il Var non avesse tolto quello di Zaniolo contro il Genoa. Non solo: i giallorossi hanno pareggiato contro il Sassuolo, vinto contro lo Spezia e pareggiato contro l’Udinese al fotofinish e se non lo avessero fatto avrebbero sei punti in meno in classifica e sarebbero all’ottavo posto con il Verona. Nessuno ha fatto meglio in Serie A e questo dato può far sorridere Mourinho che ha sempre spinto molto sul carattere delle sue squadre.
E’chiaro, però, che tutto questo non basta. Perché non sempre ci può essere la forza, e in alcuni casi anche la fortuna, di agguantare i risultati all’ultimo e perché, soprattutto se si dovesse andare avanti in Conference, non sempre ci potrebbe essere la resistenza fisica di spingere così anche oltre il 90’. In ogni caso, almeno adesso, la Roma autorizza Mou a sorridere perché fisicamente la squadra sta bene e si vede.
I dati dicono che Pellegrini e compagni non corrono molto, si gestiscono (sono terzultimi in Serie A come chilometri percorsi, peggio hanno fatto solo Udinese e Bologna), ma dicono anche che sono in testa alla classifica del tempo medio di gara, unici in Serie A a superare i 97’ a incontro. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli