“Abbiamo sette giocatori che possono giocare da quinti”. Lo ha detto il ds della Roma Ghisoli per giustificare le lacune sulle corsie. È vero, in rosa ci sono sette esterni (otto se si considera anche Buba Sangaré), ma l’efficienza lascia a desiderare. Gli unici che stanno giocando con continuità sono Angeliño e Celik che lo scorso anno dovevano alternarsi con i loro omologhi Spinazzola e Kristensen (o Karsdorp).
Insomma, prima De Rossi e adesso Juric sono costretti ad affidarsi a due calciatori che in altri contesti sarebbero delle buone opzioni a titolari più convincenti. Entrambi i tecnici non hanno potuto fare diversamente per le scelte fatte sul mercato, per gli infortuni, e per la gestione poco chiara del caso Zalewski.
FONTE: Il Messaggero