In un periodo caratterizzato da partite ravvicinate, Fonseca ha il vantaggio di avere tutta la rosa a disposizione. Occasione unica considerando che fino alla sosta non si era mai verificata una situazione simile: ci sono stati i lungodegenti, Zappacosta, Pastore, Kalinic, Cristante, Diawara e pure Mkhitaryan non è stato continuo nelle presenze. Il tecnico però vuole gestire con criterio le risorse a disposizione: concederà ai giocatori reduci da infortuni o quelli più in difficoltà fisicamente, novanta minuti spalmati nelle due partite ravvicinate.
Ad esempio, i subentrati contro la Samp, tipo Zappacosta, Pellegrini e Cristante, saranno in campo a San Siro per circa un’ora. E’ l’idea dell’allenatore per non stressare i muscoli dei suoi. Con questi presupposti teorici, a San Siro torna la vecchia Roma, quella che ha mostrato più continuità prima del lockdown. In difesa si rivede Mancini, che farà coppia con Smalling, che Fonseca vuole tenere ma con lo United non è facile trattare: il calciatore si è rivalorizzato anche grazie all’esperienza romana, non a caso dalla Premier – vista anche la crisi – non vogliono concedere sconti.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni