La Roma perde a Cremona , scivola fuori dalla zona Champions a beneficio della Lazio e dopo l’eliminazione in Coppa Italia sempre per mano della formazione grigiorossa, scrive un’altra brutta pagina di storia. La Cremonese non vinceva in serie A dal 31 marzo 1996 e con i 3 punti di ieri ha interrotto la striscia senza successi più lunga registrata da una squadra nella storia: 30 come l’Ancona tra il 1993 e il 2004.
Contro la bestia nera Ballardini (2 vittorie in carriera, 1 pareggio e ben 3 sconfitte, compresa la Supercoppa Italiana nel 2009 persa quando Ballardini allenava la Lazio), Mourinho scende al quinto posto. “La Champions – le parole dello Special One – non è un mio obiettivo. Prima della partita ho detto ai miei calciatori di pensare alla gara con la Cremonese come all’ultima della stagione: con una vittoria saremmo andati in Champions, con un pareggio o una sconfitta in Europa League. Non abbiamo vinto e io non penso alla Champions. C’è frustrazione e la sconfitta mi obbliga a fare un’analisi e un’autocritica“.
Non cerca alibi, il tecnico portoghese. “La scusa della stanchezza non esiste, abbiamo giocato cinque giorni fa. Siamo stati un po’ sfortunati, abbiamo concesso una palla e mezza e subito due gol ma c’è stata mancanza d’intensità, di voglia di entrare e chiudere subito la partita. Sembrava che una squadra stesse giocando la partita della vita mentre l’altra no: ovviamente non è così. Abbiamo pagato un prezzo troppo alto, forse non meritavamo di vincere, ma nemmeno di perdere. Nel secondo tempo dopo il gol del pareggio pensavamo di poter vincere la partita, poi c’è stato il rigore“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini