Obiettivo numero uno: fermare Luka Modric, quel ragazzino di 40 anni che è pronto a giocare la sua decima partita consecutiva da titolare in campionato e che non ha certo voglia di fermarsi adesso. Anzi, vuole battere la Roma e agganciarla in campionato. E Gasp, che una settimana fa ha bloccato tatticamente un altro ragazzino, Matic, 37 anni e anche lui sempre titolare, studia, ragiona e lavora per definire la migliore strategia tattica. Il tecnico prova a saperne una più del diavolo, quindi a trovare quell’anti-Modric che può far saltare il banco e, perché no, chiamare lo scacco matto al re rossonero. I due pezzi (pregiati) dello stratega? Bryan Cristante e Lorenzo Pellegrini che oggi, (…), si contenderanno una maglia per la trequarti romanista.
E attenzione, perché quello è diventato un ruolo chiave nella tattica di Gasperini, (…). Un modulo che non solo sta garantendo una manovra offensiva più fluida, ma anche un pressing alto ed efficace sul regista avversario, utile per interrompere la costruzione del gioco e mantenere il baricentro della squadra in zona avanzata. E coloro che in questo momento lo stanno interpretando meglio sono proprio loro due: il designato avrà il compito di fronteggiare Modric, non certo l’ultimo arrivato. Le nove gare giocate e il 98% di passaggi riusciti raccontano la sua importanza nella fase di impostazione del gioco rossonero. Così come i 20 passaggi chiave che confermano la sua efficacia anche nel gioco verticale.
Bryan e Lorenzo, due per un posto. Uno è il capitano del presente, l’altro del passato. O meglio, Pellegrini ha perso la fascia per la regola di Gasp che assegna la leadership a chi ha più presenze nel club, ma il suo ruolo nello spogliatoio resta intatto. È ancora una figura di riferimento per carisma e peso specifico all’interno del gruppo. Lo ha dimostrato anche a Reggio Emilia, quando dopo la vittoria ha trascinato Dovbyk sotto il settore ospiti per fargli prendere gli applausi e dargli una spinta emotiva. Casualità o meno, contro il Parma l’ucraino è tornato al gol, (…).
Merito anche di Cristante che con il suo pressing e la posizione avanzata ha dirottato quel pallone (deviato) proprio verso il centravanti, autore del raddoppio giallorosso. (…) Un ruolo che conosce bene, avendolo già ricoperto ai tempi dell’Atalanta. Quel primo pressing alto gli è riuscito alla perfezione su Cremaschi e Almqvist: bravo a recuperare palla e a inserirsi negli spazi per cercare la verticalizzazione. Lo ha fatto col Parma, lo aveva già fatto con il Sassuolo, quando aveva neutralizzato la costruzione dal basso di Matic.
Un’operazione che, in precedenza, era riuscita anche a Pellegrini nella sua penultima gara da titolare in campionato: il derby. In quella partita aveva ritrovato maglia e gol, agendo sulla trequarti e bloccando il primo possesso di Rovella. Mossa riuscita, ma alla quale non è riuscito a dare continuità. Nelle ultime tre partite tra campionato ed Europa League, infatti, il numero 7 ha collezionato appena 24 minuti contro il Sassuolo, restando fuori sia col Plzen che col Parma. Può tornare titolare a San Siro? Gasperini ci sta pensando, così come sta valutando l’eventuale sostituto di Cristante in mediana qualora il friulano fosse avanzato di posizione. El Aynaoui è il primo candidato, (…).
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











