Il viaggio in Toscana diventa subito l’ulteriore esame per la Roma. L’obiettivo, nell’anticipo del Castellani (ore 20,30) contro l’Empoli dell’ex Andreazzoli, è abbastanza scontato: la continuità di risultati, mai come in questo momento necessaria per riprendere quota in classifica. Il 9° posto (5 punti in meno di un anno fa) non rispecchia il valore della rosa giallorossa, ma al tempo stesso conferma quanto sia stata deludente la partenza nella nuova stagione. È, dunque, il momento di recuperare i punti persi per strada, dando un senso ai 3 successi di fila, quelli in campionato contro il Frosinone e la Lazio più l’ultimo in Champions contro il Viktoria Plzen. «Il banco di prova è tutti i giorni, non dobbiamo mai smettere di dimostrare la nostra forza». Di Francesco, aspettando la pausa per gli impegni delle nazionali, è pronto per l’ennesima verifica. «La sosta è sempre positiva: si recuperano le energie fisiche e mentali. Anche perché la nostra intenzione, in ogni partita, è di andare a dominare la gara. Stavolta cercheremo di riuscirci contro una squadra che, al momento di affrontare le grandi, se l’è sempre giocata». La conferma si è avuta di recente, il 27 settembre, con il pari interno contro il Milan.
TREND DA INVERTIRE – La chance, comunque, è da sfruttare: l’Empoli è terzultimo e, dopo il successo di inizio torneo contro il Cagliari, si è fermato, raccogliendo solo 2 punti in 6 partite, in cui ha segnato appena 3 gol. La Roma, però, non ha ancora dato le stesse garanzie del campionato scorso in trasferta (solo 1 ko e contro la Juve): 3 sconfitte consecutive, contando anche quella di Madrid contro il Real. È caduta contro il Milan e il Bologna, raccogliendo punti solo contro il Torino il 19 agosto. Così, dopo essere ripartita all’Olimpico con le 3 vittorie, si deve riaccendere pure fuori casa. La crisi sembra superata: 12 gol realizzati in 3 match e 1 subito, già 11 marcatori diversi (10 in campionato, come nessun’altra squadra di serie A). Il turnover, anche in corsa, ha aiutato il gruppo che fisicamente e psicologicamente dà l’impressione di essere più presente. La scelta del sistema di gioco, con la virata sul 4-2-3-1, ha inciso più di quella degli interpreti che adesso sanno che cosa fare in campo.
DEBUTTO ANNUNCIATO – La novità, come ampiamente previsto, è l’esordio da titolare di Luca Pellegrini. Kolarov, come il convalescente Pastore, non è nemmeno nella lista dei 23 convocati, fermato a scopo precauzionale per la frattura al dito del piede sinistro. La difesa, con l’ingresso del mancino classe 99, potrebbe essere il reparto con il maggior numero di avvicendamenti: oltre al rientro di Manolas, ecco Santon che sfida Florenzi per il ruolo di terzino destro e Jesus che si gioca il posto con Fazio. Di Francesco, insomma, schiera la decima formazione diversa in 10 partite. Recuperato De Rossi: il capitano, provino in mattinata, è in ballottaggio con Cristante. Davanti torna El Shaarawy per Kluivert e si candida Schick. Pesanti le assenze dell’Empoli: Pasqual, Antonelli, Mchedlidze, Lollo, Rodriguez. Andreazzoli dovrà schierare Veseli, centrale difensivo di piede destro, a sinistra nella linea a 4, mancando contemporaneamente gli specialisti Antonelli e Pasqual. In regia si rivede Capezzi e, sempre a centrocampo, riappare Acquah. «E’ una squadra che meriterebbe molti più punti di quelli che ha. Basta vedere quanti palloni ha recuperato nella metà campo avversaria. Loro sono bravi nel possesso, ad andare in verticale e a preparare diverse azioni. E hanno grande mobilità. Magari soffrono nell’ampiezza del gioco: dobbiamo riuscire a farli aprire» avverte Di Francesco. Le sue mosse saranno mirate proprio al 4-3-1-2 dell’Empoli e, in giornata, pure al terreno di gioco del Castellani che rischia di essere pesante per la pioggia (prevista prima e durante il match).