Il gol è poesia, in tutte le sue salse. Di classe o di stinco, di genio o di cattiveria, a scavalcare il portiere (alla Pellegrini) o sulla linea del fuorigioco (alla Abraham). E questa Roma prova un godimento profondo nel trovare la via della rete. Più e più volte. E senza calci di rigore: 5 gol al Cska Sofia, 4 alla Salernitana, 3 a Fiorentina e Trabzonspor, 2 al Sassuolo. La squadra di Mourinho viaggia a una media di 3,16 reti per ciascun match giocato. È soprattutto il reparto offensivo a regalare le maggiori gioie.
All’appello mancherebbero solo i toreri spagnoli Carles Perez (215′ in campo) e Borja Mayoral (16′). Ma quella giallorossa è comunque una meravigliosa corrida. L’attacco somiglia a un hotel a cinque stelle, dove tutto funziona: El Shaarawy ha già segnato tre volte in soli 148 minuti ddi impiego, Abraham contro il Cska ha bissato la rete realizzata in campionato a Salerno, mentre Zaniolo, Mkhitaryan e Shomurodov hanno esultato una volta a testa. Il guizzo di Mancini è stato il primo centro di un difensore.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida