Ecco cosa non doveva succedere: perdere con più di un gol di scarto. E’ successo, invece. Lo Slavia rimette il naso avanti e ora il destino è nelle sue mani, mentre la Roma è costretta ancora a rincorre, da seconda: se la squadra ceca vincerà le prossime due, finirà prima del girone ed eviterà il noiosissimo play-off. Desiderio/necessità che aveva la Roma prima di questo freddo pomeriggio di Praga, dopo aver vinto comodamente l’andata per due a zero. La squadra di Mou fa poco per uscire da qui con un successo ed esce sconfitta dalla Fortuna Arena per due reti a zero, come ventisette anni fa: Chytil e Jurecka puniscono i giallorossi con due reti messe a segno nella ripresa.
Mou manda in campo una squadra con parecchi titolari, lasciando fuori i pezzi grossi come Cristante, Karsdorp e Dybala, che domenica dovranno giocare il derby, per poi farli entrare nella ripresa nel disperato tentativo di salvare il bottino. Ma il piano fallisce subito: lo Slavia segna dopo cinque minuti della ripresa, appena dopo gli inserimenti del terzino olandese e del nazionale azzurro e raddoppia con Dybala in campo, proprio nel momento in cui la squadra di Mourinho sembrava aver alzato il baricentro.
Il primo tempo si era concluso con zero tiri in porta e zero cross da parte dei giallorossi che avevano subito un dominio, sterile, della squadra ceca. Lukaku c’è ma non si vede e nel frattempo accumola minuti nelle gambe, che alla lunga possono essere deleteri: Romelo non segna e interrompe la striscia che lo vedeva in gol da 14 partite di fila in Europa League. E’ umano anche lui.
Il derby sarà un’altra storia, ma la sconfitta subita in questo modo complica il cammino europeo della Roma, che deve sperare che lo Slavia perda punti. Il play off sarebbe/sarà un intralcio, vista la fragilità della rosa e i pochi cambi “veri” a disposizione. E Mou lo avrebbe voluto evitare, ma la sua Roma ha fatto davvero poco per vincere il match, specie nel primo tempo, cosa che aveva fatto nella sfida di andata, segnando due reti nei primi venti minuti, grazie alle reti di Bove e Lukaku.
Al derby la Roma arriva con il morale basso e con nelle gambe una partita che è stata giocata fino all’ultimo respiro, con intensità, senza togliere mai la gamba. Non un’amichevole, insomma, come l’aveva definita Maurizio Sarri. Ma le polemiche sono finite, ora si gioca: la Roma ha un’altra chance per restare aggrappata al treno Champions, allontanando la diretta concorrente Lazio.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni