È difficile far andare d’accordo due filosofie come il «voglio recuperare tutti» e «nel mio calcio si può giocare anche senza un centravanti di peso». Da una parte c’è la missione che Gasperini si è autoimposto rispondendo indirettamente a chi lo accusava di essere integralista – a Roma, viceversa, sta provando a tirare fuori il meglio da ciò che c’è – dall’altra il gusto personale che ovviamente prende il sopravvento nelle difficoltà; perché quando un bomber non ce l’hai, puoi sempre provare a costruirtelo in casa. Oppure a dividere i compiti offensivi per moltiplicare il successo (…).
«Contano la tecnica, le triangolazioni, i movimenti, la qualità nel tiro», disse una volta Gasp, lasciando intuire che avrebbe fatto accomodare in panchina sia Dovbyk sia Ferguson per tentare un’altra strada. Sul falso nove ha insistito e quell’idea ha dato anche buoni frutti visto che la squadra ha incrementato la sua pericolosa offensiva. Ora che i centravanti tascabili come Baldanzi e Dybala sembrano scarichi, emerge con chiarezza il problema strutturale di una rosa al quale manca non soltanto un goleador, ma pure un’ala dal dribbling facile e dalla fisicità prorompente. Guarda caso, le caratteristiche che Gasperini chiedeva a gran voce, (…), per rinforzare la Roma.
Nel 2025 i cinque calciatori che il tecnico ha alternato come centravanti hanno realizzato tutti insieme 18 reti, di cui 10 Dovbyk, segnando però una sola volta da fine marzo a fine settembre. Ferguson, dopo l’infortunio al crociato, ha realizzato due reti negli ultimi 400 giorni e appena una in tutto il 2025. L’ha festeggiata a Roma, dove fin qui ha tirato 12 volte in 14 presenze, portando il dito alla bocca per zittire chissà quale critico ingrato. Baldanzi non ha mai fatto centro in dodici mesi per un totale di 32 partite a secco. E che dire di Bailey, due reti all’Aston Villa e già due volte in infermeria (…) da quando è a Trigoria. Dybala si è fermato a 5 gol, disputando appena 28 partite con la Roma in un anno condizionato dall’operazione al tendine della coscia sinistra e da continui “stop&go” tra lesioni e contrattempi muscolari. (…)
Oggi ci si chiede dunque se il rendimento da 15 gol nelle prime 14 partite non potesse essere previsto. Questa squadra ha l’undicesimo attacco del campionato ed è in zona Champions avendo fatto centro appena 4 volte in più della Fiorentina ultima. Persino realtà con meno ambizioni come Cremonese e Sassuolo hanno segnato di più, 18 e 19 volte. Eppure la Roma, (…), la porta la cerca: ben 180 le conclusioni. Solo Inter, Juve, Atalanta, Bologna e Como avevano un numero maggiore di tiri prima di questa giornata.
Significa che, prima di segnare, alla Roma servono in media 12 tentativi. Un’enormità. Il gioco di un tecnico specializzato nel tirare fuori il sangue dalle rape fin qui ha coperto parte di questi problemi. Che però il campionato, implacabilmente, sta riportando a galla. Insieme alla zona Champions, che ora la Roma – da 4ª – si ritrova a difendere dopo aver cullato per settimane altri incredibili e inaspettati sogni di gloria.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











