Svanita l’Europa League, le possibilità della Roma di andare in Champions attraverso il campionato passano in gran parte dallo scontro diretto di domani sera (20.45, arbitro Guida) a Bergamo. Contro l’Atalanta, però, De Rossi non sa ancora se potrà fare affidamento su Dybala, rimasto novanta minuti in panchina a Leverkusen. In molti, con la Roma avanti 2-0, si aspettavano l’ingresso in campo della Joya per provare a dare il colpo del ko alla squadra tedesca, ma DDR ha fatto altre scelte che ha motivato in questo modo.
“Dybala – le sue parole al termine della partita – ha sentito fastidio anche durante la rifinitura, abbiamo scongiurato un altro infortunio ma se fossimo andati ai supplementari lo avrei mandato in campo dieci minuti per utilizzare le sue magie”. Delle sue giocate ci sarà bisogno anche a Bergamo, in una gara che è la prima di 3 finali (le altre 2 contro il Genoa e l’Empoli): se la Roma le vincerà tutte andrà in Champions League senza dover fare calcoli o aspettare favori.
Ieri l’argentino è sceso regolarmente in campo, per quanto possa contare l’allenamento di scarico post partita, con la squadra che è rientrata a Trigoria alle cinque della mattina. Stamane ci sarà un altro allenamento blando prima della partenza per Bergamo, con De Rossi che non parlerà in conferenza stampa ma soltanto ai canali ufficiali della società.
Davanti De Rossi chiederà un ulteriore sacrificio a Lukaku e El Shaarawy: se Dybala, premiato dalla Lega di serie A come miglior calciatore del mese di aprile, dovesse partire dalla panchina, il ballottaggio allora sarebbe a tre: Baldanzi, Azmoun e Abraham.
FONTE: Il Corriere della Sera