È finita come a Napoli, con la Roma che non sfigura ma non porta a casa nemmeno un punto. Il vantaggio sul terzultimo posto del Como resta di soli 2 punti e quello di sabato sera, sempre all’Olimpico, contro il Lecce che ha i suoi stessi punti (13 in 14 partite) per i giallorossi sarà un vero e proprio scontro salvezza.
Quella rimediata contro l’Atalanta – gol di Zaniolo che non fa niente per nascondere la propria gioia facendo infuriare i tifosi romanisti – è la quarta sconfitta consecutiva in campionato, la seconda per Ranieri, accolto dagli applausi dell’Olimpico a 5 anni e mezzo (era il 29 maggio 2019) dalla sua ultima volta sulla panchina giallorossa. Applausi (più timidi) anche ai calciatori al momento della lettura delle formazioni e a fine gara: se non una pace definitiva, è quantomeno una tregua.
“Il pubblico ha capito – le parole a fine partita del tecnico –che la squadra sta lì e lotta. Noi vogliamo riconquistare i nostri tifosi“. Riguardo alla prestazione, Ranieri ha fatto i complimenti ai suoi calciatori. “Sono soddisfatto della prestazione, affrontavamo una squadra che gioca a benissimo e a memoria. Siamo stati bravi a rispondere colpo su colpo, a un certo punto a noi sono mancate le forze mentre loro sapevano benissimo cosa fare. Mi è mancato un centrocampista di corsa come Pisilli, ma continuando così andremo lontano, sono super contento di quello che stiamo facendo, non è facile entrare in corsa come terzo allenatore, ho dovuto cambiare delle cose, ma loro mi stanno seguendo” .
Sui singoli. “Dybala senza fare ancora un allenamento completo, ha fornito una prestazione eccellente. Dovbyk lo stesso, domenica non sapeva nemmeno se ce l’avrebbe fatta a giocare. Si è allenato poco, mi ha dato qualcosa di grandioso finché è stato in campo. Noi ci stiamo attrezzando per diventare una squadra perfetta come l’Atalanta”.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini