Jorgen Strand Larsen vede la Roma, Albert Gudmundsson la sogna. Il primo è l’obiettivo concreto per rinforzare l’attacco e consegnare a De Rossi il suo nuovo centravanti, il secondo invece è un’idea della dirigenza giallorossa che intriga e non poco. Il giocatore piace (così come a tanti altri club), la Roma monitorerà attentamente la situazione per poi eventualmente affondare il colpo se si dovesse presentare l’opportunità. Ma per il momento Souloukou e Ghisolfi vogliono concentrarsi chiaramente sulle uscite, che permetterebbero al club di aumentare il budget mercato, ma soprattutto sulla punta ventiquattrenne del Celta Vigo che in questa stagione ha realizzato 13 gol in 37 partite del campionato spagnolo.
La Roma ha scelto lui per la prossima stagione, ha individuato nel gigante norvegese (193 centimetri) il principale rinforzo per l’attacco. Una scelta frutto dell’analisi e lo studio dei giovani più promettenti nel panorama calcistico europeo (sempre nel rapporto qualità-prezzo e in base naturalmente alle disponibilità economiche che club) che possa garantire non solo gol e sostegno alla manovra, ma in futuro anche una valutazione ben superiore rispetto a quella attuale in modo da renderlo un vero e proprio asset di mercato.
Questa è la strada tracciata dalla nuova Roma, puntare sui giovani di qualità e rivendibili, con un costo del cartellino più alto ma uno stipendio più leggero. E allora i contatti tra i giallorossi e il Celta Vigo sono costanti, un’offerta ufficiale ancora non è stata presentata ma in questi casi può essere anche l’ultimo tassello per chiudere l’operazione: le dirigenze stanno cercando di trovare un punto di incontro, la Roma non vorrebbe spendere più di 20 milioni per il centravanti (che ha una clausola da 50 milioni), magari inserendo nell’affare qualche milione di bonus. Intanto Strand Larsen aspetta e spera. (…)
Dalla Norvegia all’Islanda, da Larsen a Gudmundsson, un nome che intriga e non poco la Roma e De Rossi. Chiaro, l’attaccante viene da una super stagione con 14 gol e 7 assist, può giocare su entrambe le fasce, da seconda punta e anche da falso nove: insomma è quel giocatore che in un attacco a tre sta bene ovunque. (…)
E in più ieri il Ceo del Grifone, Andres Blazquez, a Telenord ha aperto la porta alla cessione: «È normale che alla sua età voglia fare un’esperienza dove guadagna di più. Lo scorso gennaio ha rifiutato la Fiorentina non per il club, ma perché gli ho detto che avevo bisogno di lui per arrivare nella top ten e per poco non ci siamo riusciti. Poi però devo anche soddisfare i bisogni che hanno le persone. Abbiamo avuto degli interessi dall’Arabia, dall’Italia e dall’estero, ma nessuna offerta concreta. Chiedono in tanti ma il mercato non è ancora iniziato». (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi