C’è stato un momento nell’estate di Lorenzo Pellegrini, che probabilmente ha cambiato non solo la sua storia ma anche quella della Roma. José Mourinho cercava certezze, è andato dal giocatore e ha iniziato a parlare. Lorenzo era bruciato dall’Europeo perduto per un infortunio, ne soffriva. José ha soffiato su quella voglia di rivincita. Gli ha chiesto che idee avesse per il futuro. E Pellegrini è stato chiaro: io resto qui. Il mio contratto è in scadenza, ma questa stagione resto qui, disse.
In quell’istante, lo Special One ha deciso che il suo capitano sarebbe stato lui. Da quel momento nella testa di Pellegrini è scattato qualcosa. «Lui è la nostra connessione», giura Mourinho. La Roma quarta da sola è nata lì. Il gol con cui Pellegrini ieri ha spalancato il successo per 2-0 sull’Empoli, il settimo della sua magnifica stagione, non serve solo a celebrare il rinnovo fino al 2026. È l’effetto Mourinho. Qualcosa di simile capitò a Lampard, quasi vent’anni fa, dopo una chiacchierata vera, sincera con lo Special: «José mi ha aperto gli occhi sul modo in cui ci si deve allenare», raccontò Frank.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci