Rompete le righe, o quasi. Trigoria si svuota come ogni fine stagione, i giocatori vanno in vacanza, ma non tutti o non subito. I nazionali devono rispondere alla chiamata dei vari selezionatori: Mancini, Cristante, Spinazzola e Pellegrini si sono aggregati (da vaccinati) ieri pomeriggio con un volo privato e con le famiglie al seguito all’Italia di Mancini in Sardegna nel ritiro a prova di Covid di Forte Village, che durerà fino al 28.
Gli ultimi due arriveranno da “acciaccati”, non avendo terminato il campionato con la Roma per problemi muscolari: «È difficile parlare di una stagione così particolare – ha commentato ieri l’esterno basso sinistro Leonardo Spinazzola -. L’assenza dei tifosi, partite ogni tre giorni, una pandemia che ci ha tolto fiato, serenità, vita. Ma in tutto questo ho cercato di macinare chilometri dando sempre cuore, gamba e anima. E non mi fermerò qui. Adesso c’è un’intera nazione da rappresentare e onorare».
Chiamata in nazionale anche per Rick Karsdorp (pre-convocato dell’Olanda), Bryan Reynolds, Gonzalo Villar (convocato dall’Under 21 spagnola per gli Europei di categoria), Amadou Diawara e per Ebrima Darboe. Il centrocampista classe 2001, è stato convocato dal Gambia e prenderà parte alle amichevoli che la sua nazionale giocherà contro Niger, Togo e Kosovo.
Chi invece va in direzione ostinata e contraria alle vacanze è Nicolò Zaniolo. Il fantasista, reduce dai due infortuni ai legamenti crociati di entrambe le ginocchia ha avuto da pochi giorni l’ok dal professor Fink a tornare gradualmente sul terreno di gioco. Gradualmente, parola chiave, e precauzione. Il giocatore è attualmente a La Spezia, dove non perde un minuto per allenarsi. D’accordo con la Roma si sta facendo seguire in un centro a Pontremoli, vicino casa della sua famiglia, dal professor Bisciotti (ex Inter e ora Paris Saint Germain).
A questo punto salterà con tutta probabilità l’obiettivo di rientrare nelle partite della Primavera di Alberto De Rossi. Non ci sono campanelli d’allarme, si tratta di una scelta dettata dalla prudenza che ha caratterizzato tutto il percorso di questo secondo infortunio e dalla voglia di Zaniolo di mettersi a disposizione di José Mourinho come nuovo, dal primo giorno del ritiro (previsto per le prime date di luglio). (…)
FONTE: Il Romanista – G. Fasan