Sarà riduttivo, ma ogni considerazione tattica che riguarda in generale la Roma di Mourinho e nello specifico l’analisi della partita giocata l’altra sera al King Power Stadium di Leicester non può prescindere dal giudizio positivo testimoniato dall’enorme accompagnamento sentimentale che questa squadra è stata in grado di scatenare. Le chiacchiere stanno a zero: quando smuovi cuori in questa maniera significa che il tuo obiettivo di allenatore è stato centrato.
Qualsiasi sia questo punto il giudizio “estetico” sulle funzionalità tattiche della Roma perde forza rispetto ad un verdetto emesso a questo punto dalla giuria popolare. Questa Roma piace e funziona, inutile dunque lambiccarsi sugli expected goal, sui calci d’angoli subiti, sul possesso palla lasciato agli avversari e anche sul numero dei tiri fatti e incassati. Ovviamente si può sottilizzare su un altro tema. Al momento la Roma ha conquistato i cuori solo dei suoi tifosi, non l’attenzione dei tifosi neutrali. E la differenza è netta.
Come dice spesso l’ex calciatore e allenatore illuminato Jorge Valdano – lo ricordava anche due giorni fa in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport – le squadre che danno spettacolo le misuri sul numero di spettatori neutrali che riescono a sedurre. Su questo tema, ma solo su questo, la Roma sta ancora un po’ indietro e affascina più per il fenomeno popolare che scatena che per la limpidezza della sua impronta tattica.
Il margine di miglioramento è stato perfettamente fissato dalla sfida di Leicester. Il primo e il secondo tempo della partita sono figli di due concezioni differenti, quasi opposte. E non c’è alcuna certezza che una si faccia preferire all’altra. Eppure sono concezioni figlie entrambe legittime di José Mourinho. Vediamo allora di capire questo paradosso fissando i punti fondamentali che hanno determinato l’esito sia del primo sia del secondo tempo.
La Roma ha cominciato la sfida senza alcun timore reverenziale, forte probabilmente proprio dell’esempio dato dal carisma intoccabile del suo allenatore, ed è scesa in campo schierata con la formazione più aggressiva, con Zaniolo ad affiancare Abraham e Pellegrini alle spalle, con Mkhitaryan abbassato in cabina di regia accanto a Cristante, e con il sempre più sorprendente Zalewski a tutta fascia, alzando le pressioni dei quinti fino ai terzini, bloccando le iniziative dei centrali con i due attaccanti, marcando a uomo il regista Tielemans con Lorenzo Pellegrini, e non subendo mai il tre contro tre che si veniva inevitabilmente a verificare ogni volta che Schmeichel alzava il pallone.
Nella prima mezz’ora la Roma è stata quasi perfetta. Il “quasi” è giustificato da quel grande numero di ripartenze sprecate per banali errori di rifinitura. Lo conferma il numero dei passaggi concessi per azione difensiva: sono stati appena 5,4 nel primo quarto d’ora e il dato è crollato a 26 nel secondo tempo.
Esemplare l’azione del vantaggio: per sfruttare al massimo l’ampiezza, contro una squadra che tendeva a lasciare alti i tre attaccanti e stringeva in mezzo con i centrocampisti, si percepiva chiaramente come Mourinho avesse dato come indicazione di cambiare rapidamente il fronte del gioco per attaccare sul lato scoperto in superiorità o quantomeno in parità numerica: ed è proprio quello che ha fatto Zaniolo rovesciando un pallone alla cieca dalla fascia destra sulla fascia opposta, obbligando in qualche modo Zalewski ad attaccare duro trascinandosi dietro i suoi dirimpettai.
Splendido poi il tempismo con cui il giovane polacco di Tivoli ha messo Pellegrini uno contro uno col portiere, replicando per dosi e misura l’assist gioiello già regalato a Zaniolo nella precedente serata di coppa con i norvegesi del Bodø. Poi la Roma ha continuato a tenere alta la pressione e in apprensione gli avversari, fino a quando non si è progressivamente fatta strada l’idea di difendere il vantaggio senza esporsi ulteriormente, conservando l’unico germe offensivo nell’idea della transizione letale.
PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO CLICCARE QUI
FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/video-as-roma/leicester-roma-la-conferenza-post-gara-integrale-di-mourinho-e-cristante-video/