La Roma non scaccia le streghe. Quelle del bel Benevento di Inzaghi e quelle di Lazio e Atalanta che le avevano rubato il podio per qualche ora e che ora si ritrovano a -1 mentre alla Juve basta battere il Crotone stasera per riprendersi la terza piazza. Al Vigorito accade quello che fin qui non era (quasi) mai capitato: la Roma non batte una piccola peraltro in inferiorità numerica per oltre mezz’ora visto il rosso a Glik al 57′. Tanta la fatica nelle gambe post Europa League e tanti problemi di formazione in difesa ma l’occasione era di quelle d’oro massiccio e nel finale c’è pure il brivido per un rigore netto concesso per fallo su El Shaarawy ma annullato successivamente visto il fuorigioco altrettanto netto di Pellegrini.
Il Benevento nel primo tempo ha ingabbiato i tentativi di affondo romanista trovando pericolose occasioni di contropiede con Caprari e Lapadula. Stesso copione nei primi dieci minuti della ripresa quando ad aiutare la Roma è arrivato Glik che si becca un rosso dopo una doppia entrata da stopper anni ’80 su Mkhitaryan. Fonseca annusa l’odore del sangue e butta dentro Dzeko al fianco di Mayoral per la prima volta. Poi è il turno di Pedro e El Shaarawy.
La difesa a tre diventa (tardivamente) a 4 ma la catena di sinistra non sfrutta la buona vena di Spinazzola. Così i problemi restano gli stessi e solo al 94′ Pellegrini prova a bucare la porta di Montipò. Per il resto è tanto possesso palla e zero pericoli contro il muro campano. «Non ho visto passi indietro però – ammonisce Fonseca -.Non abbiamo avuto iniziative individuali e non siamo stati concreti nell’ultimo momento. Dobbiamo tirare più in porta. Questo sì. Difesa a 4? Lo abbiamo fatto quando è entrato Dzeko, ma il Benevento si è chiuso bene».
FONTE: Leggo – F. Balzani