«Quando ci saranno quei 40 giorni, che iniziano adesso e finiscono a febbraio, se non ci sono i calciatori non ne esci. Ho fatto un’ nalisi per far conoscere le cose al nostro pubblico, che ha il dovere di sapere. In quel periodo può capitare che tra infortuni e squalifiche non si arrivi neanche a 11 giocatori». Parola di Luciano Spalletti, a Rai Sport, dopo l’1-0 di Udine, seconda vittoria consecutiva in trasferta dopo quella contro il Genoa. Uno «scatto» lontano dall’Olimpico – dove la Roma ha vinto 9 partite su 9 – che ha permesso ai giallorossi di avvicinare la Juventus, caduta a Firenze. La distanza in classifica è di un solo punto, anche se i bianconeri devono recuperare la trasferta di Crotone (8 febbraio), che non è esattamente un viaggio all’inferno. Nessuna squadra di serie A ha utilizzato così pochi giocatori in campionato come la Roma: 20, tra i quali Iturbe (ora passato al Torino) che è andato in campo per soli 43. La Juve ne ha usati 25 (Rincon, Pjaca e Kean sotto i 100 minuti), il Napoli 24 (Valdifiori, Rog, El Kaddouri), la Lazio 26 (Rossi, Prce, Murgia e Leitner), l’Inter 25 (Jovetic, Gagliardini, Gabigol e Andreolli), il Milan 23 (Honda e Mati Fernandez).
È chiaro che, per puntare allo scudetto ad armi pari, alla Roma servono due rinforzi al mercato di riparazione. Ma rinforzi veri e non giovani che devono fare esperienza, come Spalletti ha detto, per esempio, di Musonda. Due «modelli» perfetti erano Rincon e Gomez, ma il primo è andato alla Juventus e per il secondo l’Atalanta chiede troppo per le casse della Roma, soprattutto perché compirà 29 anni il 25 febbraio. Per questo l’allenatore giallorosso ha chiesto al d.s. Massara di continuare a seguire Jesé (il Las Palmas non può pagare il ricco ingaggio del giocatore del Psg) e ha fatto il nome di Castro, l’argentino del Chievo, per il centrocampo. L’Inter è riuscita a strappare Gagliardini con una formula di pagamento molto buona (18 mesi di prestito e obbligo d’acquisto). C’è modo di fare un’operazione simile per la Roma? La risposta, prima che a Massara, sarebbe da fare al presidente Pallotta, perché non si vive di solo stadio (futuro). Futuro che riporterà a Roma un calciatore molto cresciuto in questi mesi: Lorenzo Pellegrini, 20 anni, 15 presenze e 3 gol con il Sassuolo. Sarà pagato il ricco diritto di «recompra» – 10 milioni di euro – e Pellegrini tornerà alla base. Una bella cifra per un prodotto della Primavera, ma con la certezza di avere un centrocampista all’altezza di De Rossi, Strootman e Nainggolan.