Roma-Fiorentina è stato il battesimo di José in giallorosso. Era un’altra Roma il 22 agosto del 2021 ma soprattutto un altro Mourinho. Carico d’entusiasmo, trascinatore, capopopolo, affamato d’affetto e di attenzioni. A Roma si sono così incontrate due esigenze: in primis quella del tecnico di essere amato. Dall’altra quella di una tifoseria che aspettava soltanto una guida per veicolare la propria passione. Cinquecentoundici giorni dopo, è di nuovo Roma-Fiorentina. Rispetto a un anno e 5 mesi fa, è rimasto l’amore della gente, che porterà anche questa sera contro i viola lo stadio all’ennesimo sold-out.
Si fa la fila per vedere Dybala, certamente, ma è sempre José a catalizzare l’attenzione. Il portoghese rimane la speranza alla quale aggrapparsi disperatamente per sperare in qualcosa di grande, in qualcosa che oggi sembra essere precluso, ancor di più dopo i paletti del fair play finanziario sbandierati dal gm Pinto. Mou vive un momento di transizione. Ha lasciato intendere di non essere felice («Ma ad un direttore non deve importare se lo sono o meno»), di non essere d’accordo con il connazionale che in precedenza lo ha inchiodato alle sue responsabilità («Non manca nulla per la Champions»), di aver pensato al Portogallo («Ero l’unica scelta ma non sono andato»), di non essere soddisfatto del mercato (definito in tempi non sospetti «mercatino»).
Servirà vincere questa sera contro la Fiorentina ma soprattutto recuperare un feeling con l’Olimpico che in questa stagione sembra smarrito. In campionato la Roma nelle partite in casa ha lo stesso rendimento dell’Udinese: 13 punti in 8 gare. Ancor meno sono i gol segnati: appena 8, uno misero a partita, con Abraham che in serie A non segna davanti ai propri tifosi da quasi un anno e Zaniolo addirittura da oltre tre. Passa proprio dal rendimento casalingo il salto di qualità necessario per competere sino all’ultimo per un posto al sole.
Perché in trasferta i giallorossi volano: 18 punti in 9 partite, secondi soltanto a Napoli (22) e Atalanta (20). La media punti non tradisce mai. E negli ultimi 15 anni, quando la Roma è arrivata in Champions, ha sempre viaggiato con una media superiore ai 2 punti. Unica eccezione (in 7 apparizioni), la stagione 2014-15 con Garcia, quando ne bastarono 1,84. Oggi José è a quota 1,82.
Avversario questa sera la Fiorentina, funestata dalle voci di mercato che vedono Nico Gonzalez e Amrabat appetiti dalla Premier e Italiano alle prese con i forfait in extremis di Martinez Quarta e Cabral. Mou invece può scegliere. In primis se rischiare o meno Pellegrini. Il capitano ha recuperato dal fastidio al quadricipite, si è allenato, ma non è al meglio. In mattinata effettuerà un provino: se non ce la fa spera in una nuova chance Bove. Per il resto, rispetto a giovedì, tornano Smalling, Celik e Cristante.
FONTE: Il Messaggero
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin