Il test contro il Braga, il primo di sostanza per la Roma, è subito indicativo. Mourinho schiera la più probabile formazione titolare per il debutto in campionato contro la Salernitana. Quindi fuori gli squalificati Pellegrini e Dybala che restano imprenscindibili per il sistema di gioco di Josè. Il centravanti, in attesa del sostituto di Abraham, è Belotti, l’unico utilizzato in entrambi i tempi. C’è solo lui ad oggi e Mou non può certo farsi trovare impreparato, soprattutto considerato il ritardo nello sbarco dell’acquisto più urgente. La novità di inizio stagione, insomma, non è ancora il centravanti, ma la soluzione offensiva studiata da Mourinho per ovviare al mal di gol di cui ha sofferto la Roma nella passata stagione: solo 50 reti in campionato per il nono attacco, raccolto che ha inciso sul mancato piazzamento in zona Champions.
Josè, non potendo cambiare davanti, è intervenuto in mezzo. A centrocampo. Ha rinunciato alla coppia di mediani e ha raddoppiato gli intermedi. Separati, dunque, Cristante e Matic. Un tempo per uno. E, insistendo sul 3-5-2, dentro una mezzala in più Aouar e Bove fino all’intervallo con l’azzurro, Pagano e Pellegrini con il serbo. Ecco la mossa per andare a migliorare la fase realizzativa appoggiandosi a interpreti più dinamici, senza tralasciare la qualità.
In questo senso l’ingresso nel gruppo di Aouar può aiutare il 3-5-2 di Mou. l’ex Lione ha le caratteristiche giuste per dare un senso al piano. Fa pressing, gioca in verticale, si butta negli spazi e lavora nell’interdizione. Centrocampista completo che deve solo ambientarsi. Non c’è, comunque, da sorprendersi per l’ultimo esperimento di Mourinho. Già nell’e state scorsa spiegò che, secondo la sua idea di calcio, Cristante e Matic non sono un tandem. E l’ha spesso ricordato più avanti. Eppure li abbiamo visti spesso in coppia.
FONTE: Il Corriere dello Sport – U.Trani
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