“Siamo una grande famiglia“. Ormai da settimane le parole di Josè Mourinho sulla sua Roma risuonano come un mantra. E da grande famiglia allargata qual è, la squadra si è ritrovata nella serata di ieri da “Pierluigi”, noto ristorante del centro di Roma. Tavolo da 30, nome capitan Pellegrini. Un momento di svago fuori dalle mura di Trigoria per fare gruppo. Uno dei tanti che nel corso della stagione hanno aiutato a creare un clima di vera amicizia tra tutti i calciatori. Come quella fatta ad inizio settembre, tra canzoni e cori dopo le 1000 panchine di José Mourinho.
Quella di ieri è stata una serata più tranquilla, senza la presenza dell’allenatore portoghese. Troppo importanti i prossimi sette giorni per darsi alla pazza gioia. Per cementare un’unione di squadra nella settimana più importante della stagione. In sette giorni si deciderà tutto, con due finali fondamentali. La prima venerdì sera a Torino per chiudere il Campionato e cercare a tutti i costi vittoria e qualificazione in Europa League. La seconda, la più importante, quella di mercoledì: la finale di Conference League a Tirana.
E anche un po’ per stemperare tensioni e stanchezze nervose, si è deciso di stare insieme per una sera. Tutto lo spogliatoio attorno ad un tavolo a forma di U. Poca segretezza, nessuna sala privata al buio di un ristorante. Solo una zona appartata e lontana da occhi indiscreti ma all’esterno, sotto le stelle di una splendida serata romana.
Primo ad arrivare Zalewski, da brava matricola si è presentato quasi un’ora prima dell’appuntamento ufficiale delle 21.00. Via via alla spicciolata sono arrivati gli altri. Assente il bomber, Tammy Abraham che ritroverà la squadra domani nell’allenamento mattutino. Grandi sorrisi e tanta voglia di passare una serata tra amici.
FONTE: La Repubblica – M. Juric
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