Nella settimana del derby di A Roma e Lazio ne conquistano un altro, in Coppa Italia Primavera, eliminando Crotone e Palermo: quarto di finale in gara secca, il 21 dicembre al Tre Fontane, nell’impianto utilizzato per anni dalla prima squadra, ai tempi di Liedholm. Sempre ieri la Roma ha assegnato il numero di maglia a cinque Primavera, i titolari del centrocampo – il regista Bordin (49) e i due interni Frattesi e Spinozzi (52 e 53) – il difensore centrale di riserva Ciavattini (maglia numero 50: i titolari Grossi e Marchizza sono andati anche in panchina in A, come i terzini De Santis e Pellegrini), e la punta esterna Antonucci, classe ’99, a cui è stato assegnato il 48. Un segnale che autorizza quantomeno a sognare: nella Lazio ce l’hanno solo Borrelli e Rossi, portiere e centravanti, ma in compenso si sta divertendo la generazione precedente, quella in età da Under 21, dal ’94 al ’96, con 6 giocatori già schierati in A, il portiere Strakosha, il difensore Prce, i centrocampisti Cataldi e Murgia e gli attaccanti Keita e Lombardi. E in 3 hanno segnato: prevedibile che capitasse al talento senegalese, Lombardi e Murgia sono stati due piacevoli sorprese, 2 gol decisivi contro 2 squadre in zona Europa come Atalanta e Torino.
IL SIGNOR ROSSI – Il prossimo potrebbe essere Alessandro Rossi: neppure un minuto coi grandi, ma in Primavera ha già fatto 13 gol in 9 giornate, più di metà del bottino della squadra di Bonatti. È nato nel 1997, fuoriquota come Edoardo Soleri, numero 9 della Roma: 10 centri per lui, ma la media-gol è simile a quella del collega-rivale, contando che due gare le ha saltate per squalifica. Un anno in meno per il compagno di reparto Keba, 10 gol in 9 apparizioni, dopo 6 mesi di anticamera: la Roma lo aveva preso a gennaio dallo Spoltore, Prima Categoria abruzzese, ma il transfer è arrivato solamente in estate, dopo un nuovo tesseramento, stavolta da svincolato e da maggiorenne. Tre centri in 3 di campionato per Tumminello, che doveva scontare 5 giornate di squalifica per l’espulsione che gli è costata anche il ritiro con la prima squadra: è pronto per tornarci, per lui anche 5 gol in Youth League e 2 all’Olimpico, nel trionfo in Supercoppa, 4-0 ai rivali storici dell’Inter.
UN EX PER SPALLETTI – In mediana la Lazio propone Bezziccheri e Folorunsho: il secondo – che nella Roma aveva anche giocato, una vita fa, nei Pulcini – offre tanta quantità, l’altro ha piedi migliori e più prospettive, anche se non ha ancora raggiunto gli eccellenti standard di rendimento di quando stava negli Allievi. Resta comunque il migliore del gruppo dei ’98, insieme al portiere Borrelli, che Inzaghi si è già portato in panchina in A: per far parte della prima squadra nei prossimi anni dovrà però guardarsi da un altro numero 1 cresciuto a Formello, il fortissimo Guido Guerrieri, che a vent’anni è titolare in B, in prestito al Trapani. Nella Roma sta facendo grandi cose Bordin, numero 10 reinventato vertice basso di centrocampo, piedi morbidi e gran visione di gioco: con l’infortunio di Paredes può sognare il derby, come l’interno Frattesi, centrocampista completo, puntualissimo negli inserimenti offensivi. Classe 1999, 17 anni compiuti a settembre, è il più giovane titolare della Primavera, dicono che a Spalletti piaccia molto: potrebbe strappare una convocazione per domenica, lui che nella Lazio era cresciuto, andandosene nel 2014 per dissidi con il generale Coletta. In quello che sarebbe stato il suo posto, nel centrocampo della Primavera biancoceleste gioca Portanova, classe 2000: personalità, bella corsa, e fede calcistica ereditata da papà Daniele, una vita in serie A, e ogni volta che affrontava la Roma era come un derby. Ora tocca alla nuova generazione, quelli per cui il derby è un sogno, ma non certo un’utopia.