La stagione di Rui Patricio, nel complesso, resta abbondantemente sopra la sufficienza, con un inizio di stagione in salita (complice la serata disastrosa di Udine e il gol concesso a Di marco in Inter-Roma) e una seconda parte con diverse prestazioni di livello e molte più gare chiuse con la porta inviolata. Miglioramenti che gli hanno permesso di riconquistare la titolarità, almeno per il momento, in nazionale. Novanta minuti nelle due sfide di qualificazione agli Europei contro Liechtenstein e Lussemburgo, dopo che non giocava una gara non amichevole con il Portogallo dal 12 giugno scorso contro la Svizzera in Nations League.
Altri due gettoni che gli permettono di consolidare il settimo posto della classifica all time di presenze in nazionale con 107 gare, a 3 da Fernando Couto. Il fedelissimo di Mou dovrebbe difendere la porta della Roma anche nella prossima stagione, che dovrebbe essere l’ultima. Ma le riflessioni a Trigoria sul futuro del ruolo sono aperte. Alla fine del prossimo anno Rui Patricio avrà compiuto 36 anni, e le disattenzioni potrebbero fisiologicamente aumentare. Al momento nessuna trattativa avviata per un eventuale erede o sostituto, anche perché tanto dipenderà anche dalla possibilità di investimento nel ruolo, visto che le priorità risiedono in diversi ruoli della rosa.
FONTE: Il Tempo – L. Pes