Mourinho si è affidato all’usato sicuro, all’esperienza dei portoghesi che ben conosce e su cui può far affidamento. E come dargli torto visto il passato di Rui Patricio e Sergio Oliveira, due che insieme hanno totalizzato 1072 presenze in partite ufficiali tra club e nazionale, che, sommando i trofei, ne hanno vinti in totale quindici tra campionati e coppe internazionali.
Rui Patricio è uno dei leader dello spogliatoio, Mourinho ha puntato fortemente su di lui la scorsa estate a costo di spendere 12 milioni per un trentatreenne. Serviva dare sicurezza e personalità alla porta giallorossa dopo il flop di Pau Lopez, serviva un giocatore di caratura internazionale dentro Trigoria. E il portoghese ha risposto nel migliore dei modi. Trentuno partite stagionali, 41 gol subiti ma anche tanti interventi che hanno regalato punti alla Roma oltre a 11 clean sheet.
Oliveira ha fatto di tutto per sbarcare nella capitale, non ha nemmeno preteso un aumento di stipendio rispetto ai 2,5 milioni che percepiva al Porto. E in campo ha già fatto vedere di essere l’uomo giusto al momento giusto. Cagliari, Lecce ed Empoli: tre gare consecutive nelle quali ha trovato ben due gol e un assist. Ma non solo. Non sarà il regista chiesto da Mourinho, ma non c’è dubbio che da quando è arrivato la Roma stia girando meglio.
La personalità nel guidare la squadra in mezzo al campo, la mentalità giusta per farlo anche fuori. L’amicizia con Pellegrini lo ha aiutato a inserirsi nel migliore dei modi nello spogliatoio, a farsi seguire dal gruppo come un vero senatore. Esattamente ciò che voleva Mourinho dal suo nuovo nuovo acquisto.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi