“Siamo stati squadra anche nelle difficoltà“. La sintesi di José Mourinho è perfetta, perché la Roma che ha vinto 2-1 sul campo del Trabzonspor, nell’andata del playoff di Conference League, non è stata perfetta ma ha avuto cuore. È passata in vantaggio con una bella azione di ripartenza Zaniolo–Mkhitaryan–Pellegrini e ha saputo soffrire dopo il pareggio di Cornelius, appena entrato in campo al posto del fantasma di Gervinho. Rui Patricio ha chiuso la porta a Nwakaeme, che poteva dare un colpo da k.o., e poi la vittoria è arrivata con un tap-in di Shomurodov. L’uzbeko è stato sveglio dopo che un colpo di Mancini, su azione di calcio d’angolo, era stato respinto dal palo. Una vendetta del difensore, che era stato travolto sull’1-1.
Il Trabzonspor veniva da tre partite ufficiali – andata e ritorno contro i norvegesi del Molde e la prima di campionato – ma la Roma è stata capace di dare una seconda accelerazione nel momento più difficile. Questo è l’aspetto che ha dato più soddisfazione a Mou. Tanto lavoro, tanta attenzione ai dettagli. Come la decisione di far dormire tutti a Trigoria dopo il rientro nella notte dalla Turchia: “Magari le fidanzate o le mogli dei calciatori non saranno contente della mia decisione, ma la professionalità è questa: le vacanze sono finite“.
Ha funzionato un po’ meno la coppia Veretout–Cristante (che hanno potuto allenarsi meno di altri). Se manca qualcosa, manca a centrocampo. Come ha detto Mou a fine gara: “La società ha fatto un mercato fantastico, ma è stato un mercato di reazione e non pianificato dopo l’infortunio di Spinazzola e l’uscita di Dzeko. Voglio dire che mi manca qualcosa…”. Una polemica? No, perché il tecnico chiarisce: “… E spero che arriverà l’estate prossima“.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiseri