Chiudere il 2020 in bellezza e riscattare il ko subito contro l’Atalanta. Fino ad oggi nelle 34 partite disputate nell’anno solare la Roma di Fonseca ha totalizzato 59 punti e l’obiettivo è finire a 62, con la speranza che a gennaio (ancora da stabilire la data in un periodo tra l’11 e il 25 del mese) il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni possa ribaltare le decisioni dei precedenti gradi di giustizia sportiva e ridare indietro il punto perso con il Verona per il caso liste.
Sul cammino dei giallorossi si presenterà all’Olimpico il Cagliari dell’ex Di Francesco, una squadra che galleggia nella seconda metà della classifica ma che non deve essere sottovalutata soprattutto per la presenza di alcune individualità importanti come quelle di Joao Pedro e Nandez: «Mi aspetto – le parole del portoghese alla vigilia – una partita difficile come tutte, vogliamo vincere e giocare bene. Il Cagliari è una buona squadra, ama tenere la palla e giocare in contropiede. Farò qualche cambio. Abbiamo disputato tante partite, cambierò la squadra per poter vincere questa partita che è importante per noi».
La Roma è infatti arrivata alla fine di un ciclo da 10 match e la fatica per alcuni si inizia a far sentire, ma il tecnico non vuole esagerare con il turnover, vista anche l’indisponibilità di un uomo chiave come Spinazzola, che non andrà neanche in panchina per via del piccolo stiramento muscolare al flessore (da valutare per la sfida del 3 gennaio con la Sampdoria).
Al suo posto sulla sinistra Bruno Peres è in vantaggio sul giovane Calafiori. Chi sarà certamente in campo dal primo minuto è Pedro, chiamato a ritornare ai livelli di inizio campionato e a ritrovare quella lucidità in fase di finalizzazione che possa aiutare a rendere più pericolosi gli attacchi del terzetto che sarà completato da Mkhitaryan e Dzeko. I dubbi di formazione riguardano soprattutto la difesa con Smalling apparso in leggero affanno e un Cristante che scalpita per tornare titolare.
Si rivedrà anche Kumbulla, con uno tra Mancini e Ibanez a completare il reparto: il brasiliano ha giocato 334 minuti in più dell’azzurro e anche lui può tirare il fiato. In mediana possibile turno di riposo per Pellegrini, con Villar accanto a Veretout.
In una conferenza stampa abbastanza breve Fonseca ha voluto anche lanciare un messaggio di compattezza allo spogliatoio: «Quando non vinciamo siamo sempre di malumore, tutti. Stiamo lavorando tutti insieme per vincere. Quando sbagliamo sbagliamo tutti e principalmente sono io quello che sbaglia. Ho visto una buona reazione, i ragazzi hanno capito quello che ho detto nel post-partita di Bergamo».
Il discorso dell’allenatore romanista è chiaro: quando si vince è merito di tutti, quando si perde è colpa di tutti, tecnico compreso in entrambi i casi. E Fonseca ha tutta l’intenzione di passare il Natale con i tre punti in tasca e senza polemiche sul proprio futuro.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora