“Soltanto” 32 gol segnati in 25 partite. Dai tempi di Luis Enrique lo score non era così basso. L’Inter ne ha messi dentro 46, il Milan 42 e la Lazio 41. Ma hanno fatto meglio anche Atalanta (42), Juve (40) e Udinese (33). I dati difensivi sono molto migliori, appena 21 reti subite, ma la fase difensiva di Mourinho, anche se non si trasforma nel mitico “pullman”, è organizzata come poche.
La Roma è lassù, al quarto posto, alla pari con il Milan. La vera domanda è: dove sarebbe se ci fosse l’Abraham della scorsa stagione, se Pellegrini si fosse avvicinato ai 14 gol dell’ultimo campionato, se Belotti trovasse finalmente la via del gol? Segna Dybala, ma non basta. E fortuna che 7 reti sono arrivate dai tre centrali difensivi.
Non è neanche facile inventarsi alternative: a centrocampo ci sono pochi goleador, l’unico che potrebbe tornare utile è El Shaarawy. Ma qualcosa va fatto: bene il successo sulla Juve, ma non sempre ci sarà di fronte una squadra che centellina l’impiego degli attaccanti. E tra due settimane c’è il derby con la Lazio.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – F. Licari