Novantasette minuti in campo, nessun problema fisico e testa al top sul campo e la squadra. La vittoria della Roma di sabato contro il Lecce è anche la vittoria di Paulo Dybala su tutte le problematiche che lo hanno costretto a cominciare questa stagione con il freno a mano tirato. Tutta la partita giocata all’Olimpico, una corsa continua e tanta fatica per l’argentino che non ha accusato il minimo fastidio ma, anzi, ha chiesto alla panchina di rimanere in campo per aiutare la squadra fino alla fine.
E in effetti sabato all’argentino è davvero mancato soltanto il gol, complice la sfortuna e qualche buon intervento degli avversari che lo hanno costretto a posticipare l’appuntamento con la sua terza rete stagionale. Pazienza, perchéla qualità messa in campo da centravanti è comunque servita tanto per trovare un maggior peso offensivo e quei gol che hanno portato all’importante vittoria contro i salentini.
Insomma, il tridente senza punti di riferimento è stato efficace per colpire nell’uno contro uno la difesa leccese e dare maggiore qualità e velocità alla manovra: “Nel calcio ormai non c’è più un sistema fisso – ha dichiarato Ranieri –. Quando dico che scelgo la formazione la sera prima è perché faccio un resoconto sulla squadra di come si sono allenati e le cose che più mi convincono per battere la squadra avversaria non curandomi del nome, facendo così posso sbagliarmi di poco, perché con 5 cambi puoi sempre rivedere tutto. Ormai i giocatori sono diventati delle spugne meravigliose, sono molto bravi ad adeguarsi alle richieste del mister. Sicuramente non mi faccio scrupoli: cerco sempre la soluzione migliore, e se questa è un tridente senza centravanti puro, perché no?”.
L’apertura a una nuova possibilità di rivedere quindi Dybala lì davanti, al posto di Dovbyk, ma anche l’elogio al lavoro della Joya che in queste ultime partite al netto dei risultati è riuscito comunque a manovrare il pallone come voleva, con grande qualità e quelle intuizioni che hanno mandato un compagno sempre davanti alla porta.
È la seconda volta in questo campionato che Paulo gioca l’intera partita, la settima nel 2024. La gestione di Ranieri sta funzionando anche in questo senso, con un lavoro funzionale alle attitudini e le necessità atletiche del giocatore, ma anche con il giusto lavoro psicologico per evitare di percepire quei “dolorini” che lo avevano accompagnato negli ultimi mesi, costringendolo a giocare sicuramente con meno intensità e qualità.
Ranieri ha puntato sul lavoro per la Joya dal primo giorno in cui ha varcato i cancelli del Fulvio Bernardini: lo ha motivato, gli ha ridato fiducia e centralità nel progetto. Contro il Braga potrebbe riposare per tornare al massimo contro il Como, una soluzione da risparmio energetico per gestirlo nel migliore dei modi.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi