Ci sono partite che nascono male e finiscono peggio. Quella di Cagliari, è una di queste. E non perché la Roma, alla settima sconfitta stagionale, perda per 1-0. In un processo di crescita come quello intrapreso dai giallorossi ci può stare. Quello che stona invece è che Gasperini continua a giocare senza un centravanti. Ieri il tecnico è dovuto ripartire con Baldanzi dal 1’ che non è un 9 né falso tanto meno vero per poi inserire a partita in corso Ferguson che del centravanti, almeno fino ad oggi, ha soltanto il curriculum, tra l’altro stropicciato. Se poi Dybala, tra infortuni e febbre, non arriva al 50% della condizione e Bailey in una gara da recuperare non viene nemmeno preso in considerazione, appare difficile stupirsi.
Anzi, bisognerebbe soprattutto prendersi dei 24 punti ottenuti finora con 15 gol in 14 gare, del lusinghiero quarto posto che va difeso dal possibile ritorno della Juventus (non dimenticando Bologna e Como) e non sparare sul pianista di Grugliasco. Si capisce subito che è un pomeriggio strano. Pisacane trova il jolly tattico schierando il Cagliari con uno scolastico 4-4-2 che con due linee vicine e molto basse permette di bloccare il gioco e frenare gli inserimenti delle mezze punte giallorosse, per poi ripartire in velocità, non avendo nulla da invidiare ai giallorossi sul piano della corsa. Gasp, che dà fiducia a Baldanzi come terminale offensivo, si sgola a bordo campo chiedendo soprattutto a Celik di provare Timo-due con Soulé. Ma non è giornata. E stranamente viene meno anche la solidità difensiva.
A destra nel mismatch Palestra-Tsimikas, la squadra di Gasperini soffre. I giallorossi guadagnano in campo subito una ventina di metri ma continuano a soffrire le ripartenze di Folorunsho che esalta ancora Svilar. Palestra intanto prosegue nel suo show personale, tanto da costringere Gasperini a cambiare prima Tsimikas con Ghilardi e poi, dopo aver rischiato il rigore, a invertire l’ex Verona con Rensch. La Roma è però alle corde e sugli sviluppi di un corner di Esposito, Ghilardi salta male, Gaetano trova il diagonale e cala il buio. La Roma è al terzo ko nelle ultime 5 gare di campionato, confermando che quando va sotto nel punteggio non recupera quasi mai (1 volta su 8, comprese le coppe). Se non è un campanello d’allarme, gli somiglia molto.
FONTE: Il Messaggero











