Più che la pace la sensazione è che servirà un armistizio. Sono ore delicate per quanto riguarda la situazione di Edin Dzeko, che sembra vivere da separato in casa dal giorno successivo alla figuraccia di Coppa Italia contro lo Spezia. Anche ieri il bosniaco si è allenato individualmente e, a meno di colpi di scena, non verrà convocato per la gara in programma domenica sera all’Olimpico contro il Verona di Juric.
Ufficialmente ad impedire al centravanti di allenarsi coni compagni è un problema fisico riscontrato mercoledì scorso, ma è difficile immaginare che il suo «isolamento» non sia collegato al caos scoppiato tra lui e Fonseca al rientro nello spogliatoio nell’immediato post gara di Roma-Spezia (di coppa). Il tecnico considera grave quanto successo nel tunnel dell’Olimpico e, da quel momento Dzeko si è allenato a parte e sabato scorso era a seguire i suoi compagni in tribuna.
Una situazione difficile da gestire, soprattutto perché rimangono quattro giorni prima della chiusura del mercato. Attualmente l’entourage del numero 9 sta vagliando tutte le soluzioni percorribili, ma l’unica strada percorribile appare uno scambio di prestiti che per il momento rimane ipotetico. Per ora infatti nessuno si è fatto avanti con una proposta concreta e, se nelle prossime ore non dovessero esserci novità, il futuro di Dzeko sarà ancora in giallorosso almeno fino a giugno.
A quel punto interverrebbe Tiago Pinto per cercare di mediare tra giocatore e tecnico e trovare una soluzione che consenta di arrivare a fine stagione senza trascorrere mesi da separati in casa. Quel che è certo è che il nuovo general manager si ritrova con un’altra situazione delicata da gestire a meno di un mese dal suo arrivo nella Capitale: dopo essere stato fermato dal Covid e aver assistito alla sconfitta nel derby nella sua prima partita da dirigente della Roma, Tiago Pinto rischia di dover vestire i panni del vigile del fuoco per sedare l’incendio divampato dopo l’eliminazione con lo Spezia.
Ad aiutare il dirigente portoghese potrebbe essere Lorenzo Pellegrini, che ha ereditato la fascia da capitano: il numero 7 si trova in una posizione particolare dopo essere stato investito del nuovo ruolo che prima era di Dzeko, ma il forte rapporto con il centravanti può rivelarsi fondamentale per trovare un punto d’incontro e cercare di superare i problemi. Uno scenario che per ora rimane ipotetico: finché il mercato resta infatti aperto Dzeko può lasciare la Roma ma serve un’offerta vera.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti