Ti sei accorta anche tu che in questo mondo di eroi, nessuno vuole essere Robin? O meglio, quasi nessuno. Perché la Roma, in maniera quasi rocambolesca e del tutto inaspettata, un aiutante per il proprio Batman, Dovbyk, lo ha (ri)trovato in Shomurodov. Una strada e una storia che partono nel 2021 con l’arrivo nella Capitale, alla corte di Mourinho: 40 presenze, 5 gol e 6 assist complessivi. (…)
A gennaio, Shomurodov sembra dover lasciare ancora una volta la Capitale: c’è il forte interesse del Venezia. Per questo motivo raccoglie solo 16’ nel derby; 5’ contro il Genoa e 45’ contro l’Udinese, oltre alle due panchine con Bologna e AZ Alkmaar. L’avventura dell’uzbeko con la Roma sembra essere giunta al termine, questa volta davvero. Ma la sfida di Europa League contro l’Eintracht Francoforte sconvolge ancora una volta i piani: Shomurodov entra al posto di Dovbyk e segna dopo appena due minuti. Al termine della sfida Ranieri lo inchioda a Roma, sarà definitivamente l’aiutante dell’ucraino.
Sarà l’inizio vero e proprio della rinascita dell’uzbeko: professionalità e disponibilità al servizio di gruppo e allenatore, con uno status ben delineato che inizia a portare i suoi frutti. L’assist in Europa League col Porto, gol e assist in campionato contro il Monza, la rete all’ultimo respiro che ha fatto impazzire oltre 60mila romanisti all’Olimpico nella sfida contro l’Athletic. Poi il pareggio contro la Juventus firmato proprio dall’uzbeko e la vittoria contro il Verona, che porta il nome di Eldor. Sono 7 i gol, 4 gli assist in 33 presenze in giallorosso, per quella che sembra di fatto una “seconda” vera esperienza nel club. Accettare di essere il sostituto, talvolta anche il partner a sorpresa della coppia d’attacco “pesante”. Nessuno riusciva ad essere Robin, Shomurodov lo ha fatto.
FONTE: Il Romanista – L. Paielli











