Tiago Pinto sta per consegnare a Mourinho un altro regalo. In attesa di sviluppi sul fronte Xhaka – è ancora in standby – il general manager ha chiuso la trattativa per Eldor Shomurodov. Come anticipato da «Il Tempo», il gigante uzbeko era stato individuato da Mourinho come l’uomo giusto per affiancare Dzeko e Borja Mayoral.
Dopo giorni di trattative, la Roma ha trovato un accordo con il Genoa sulla base di circa 20 milioni (2.5 di prestito, 15 per il riscatto, 2.5 di bonus più un 15% sulla futura rivendita) per un prestito con obbligo di riscatto che scatterà in caso di raggiungimento di un certo numero di presenze o di qualificazione in Champions. La volontà di Pinto di chiudere velocemente l’operazione è stata determinante per arrivare alla fumata bianca e l’ufficialità è attesa a stretto giro.
La Roma aveva studiato anche un piano B nel caso in cui fossero sorte complicazioni (l’alternativa sarebbe stata Sorloth del Lipsia) ma l’accordo con il Grifone è stato trovato intorno alle 19 di ieri. Il ventiseienne sosterrà le visite mediche nei prossimi giorni, prima di raggiungere i suoi nuovi compagni in Portogallo.
Si lavora ininterrottamente anche per chiudere il trasferimento Vina: il terzino si allena regolarmente a Trigoria ormai da lunedì ma, nonostante l’affare sia in fase di formalizzazione, per la chiusura bisognerà aspettare ancora. Chi invece non vestirà la maglia giallorossa è Kaio Jorge, vicino alla Juventus: nelle scorse settimane la Roma aveva sondato il terreno per il classe 2002 del Santos – proposto già un anno fa – ma le trattative con i bianconeri erano già in stato avanzato. Ieri intanto si è giocata la prima amichevole del ritiro in Portogallo, pareggiata 1-1 contro il Porto di Conceiçao.
Il match del Bela Vista è stato l’impegno più probante fino ad ora per la Roma, passata in vantaggio contro i Dragoni grazie ad una rete di Mancini al 12′ della ripresa sugli sviluppi di un corner, prima di subire il pareggio di Ferreira allo scadere. I giallorossi sono scesi in campo con Karsdorp, Mancini, Smalling e Calafiori davanti a Rui Patricio, Darboe e Diawara in mediana con Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Dzeko.
La squadra, dopo aver subito l’iniziale possesso palla del Porto, ha mostrato una buona organizzazione collettiva in fase difensiva, con Mourinho che ha chiesto ai giocatori di affidarsi al lancio lungo per salire e uscire dalla pressione avversaria. Nonostantela condizione non ottimale, la prova dei giallorossi rappresenta un altro passo in avanti sulla tabella dello Special One. Unica nota stonata l’accenno di rissa tra le due squadre dopo un duro intervento di Pepe ai danni di Mkhitaryan.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti