È stata una festa, al di là del risultato che ha visto imporsi la formazione giallorossa per 5-0 grazie alle reti di Shomurodov, Mancini, Mkhitaryan, Perez e Mayoral, la gara tra la Roma ed il Raja Casablanca. Un ritorno al calcio pre Covid, con il pubblico sugli spalti (538 giorni dopo l’ultima volta contro il Lecce) che ha dato un sapore speciale all’amichevole, l’ultima partita prima dell’inizio ufficiale della stagione. Sotto gli occhi di Dan e Ryan Friedkin è stata una presentazione sobria, in cui il pezzo forte della rosa non è stato sicuramente José Mourinho, lungamente applaudito dai tifosi – circa 15 mila compresi quasi 2 mila marocchini – soprattutto quelli presenti in Curva Sud che hanno cantato per 90 minuti.
Dal punto di vista tecnico non c’è stata partita, con la Roma nettamente superiore alla formazione marocchina. Grande protagonista è stato ancora una volta Eldor Shomurodov, a segno per la seconda volta consecutiva dopo la rete con il Betis e autore anche dell’assist per il gol di Mkhitaryan. La sua intesa con i compagni di reparto e soprattutto con Nicolò Zaniolo – Pellegrini è rimasto in panchina a causa del problema alla coscia avuto nei giorni scorsi – cresce e l’ex genoano si candida per una maglia da titolare già per la gara di esordio in Conference League, giovedì sera in Turchia contro il Trabzonspor. Gli applausi al momento della sostituzione sono per lui una prima promozione.
Buon esordio anche per Vina, rimasto in campo per un’ora, e subito integrato nei meccanismi della squadra. Alla festa non ha partecipato Tammy Abraham, che a meno di clamorosi ripensamenti nelle prossime sarà il nuovo centravanti della Roma.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini